Roma – Alcune tonanti voci si sono aggiunte a quelle che già hanno criticato aspramente la direttiva europea nota come EUCD (European Union Copyright Directive). Le grandi associazioni dei produttori di software e musica, quelle che si battono in tutto il mondo contro il fenomeno della pirateria, hanno infatti bocciato la direttiva che ricalca da vicino il famigerato Digital Millennium Copyright Act (DMCA) americano.
Business Software Alliance (BSA) , International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) , Motion Picture Association of America e numerose altre organizzazioni hanno affermato che la EUCD “non è adeguata” agli scopi dell’antipirateria.
I difensori dei diritti dell’industria si muovono evidentemente con scopi affatto diversi da quelli che spingono numerosi altri critici dell’EUCD, da più parti ritenuta pericolosa per le libertà di sviluppo e più in generale le libertà digitali.
Secondo le associazioni, infatti, EUCD “è inadeguata vista l’ampiezza del fenomeno pirateria e manca di introdurre le urgenti misure di contenimento dell’epidemia della contraffazione”.
A colpire l’interesse delle organizzazioni è il fatto che la EUCD non provvederebbe ad armonizzare le diverse legislazioni nazionali ma anzi “potrebbe causa confusione e perpetuare un coacervo di misure e procedure legali diverse” nella UE.