Web – Dichiarano di aver buttato giù fino ad oggi 390 siti i crackers che nelle scorse ore hanno attaccato con successo il sito di Microprose, www.microprose.com, una delle più note case di produzione videoludica.
Sono i cracker di DHC che, nel “firmare” l’attacco sul sito Microprose, hanno lasciato anche un testo in inglese, forse tratto da una canzone:
“I LAY DOWN.
I lay down and cry,
today I’d like to die.
My feelings weren’t hurt,
but they’re already always in the dirt.
I never thought I could feel this way,
and now I’m here, I don’t know what to say.
Winding roads leading me to the same place,
its What to do in my case.
I feel like I’ll never be enough,
not enough me, not enough stuff.
I feel self-centered, and fat,
I’m actually skinny, but the mind is tough.
Running away never works they say,”
Il sito di Microprose si regge su un server Netscape-Enterpise 3.0 e su sistema operativo Irix, 6.2 – 6.5. Oltre a questo testo, sulla pagina i crackers hanno anche lasciato la URL del proprio sito sul quale si trova la lunga lista di siti colpiti. Tra questi si trovano anche alcuni siti istituzionali americani, come quello dello Stato di New York, e delle divisioni asiatiche di alcune importanti multinazionali.