Roma – Un sito del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali è stato bucato nel corso del week-end e la sua home page è rimasta modificata per diverso tempo prima che gli amministratori del sistema decidessero di tirare giù il sito che, mentre scriviamo, risulta peraltro ancora irraggiungibile.
Stando a quanto pubblicato da Zone-H , i cracker che sono entrati sui server su cui si appoggia la URL http://www.ambiente.beniculturali.it hanno modificato la home page del sito lasciando una grossa immagine-logo, numerosi ringraziamenti e saluti ad altri web defacers e una sola frase: “hey admin ! your security is broken by ISOTK!”.
Nella pagina modificata dai cracker è anche ben visibile un grosso pinguino, simbolo del sistema operativo open source Linux. Il server su cui è posizionata la URL ministeriale è invece basato su piattaforma Microsoft Windows.
Al momento non è noto se oltre alla modifica della home page i cracker abbiano avuto accesso ad altre aree del server.