Le aziende impegnate in ambito informatico sono solite tenere in piedi dei programmi mediante cui premiano gli utenti in grado di scovare dei bug nei loro sistemi, in modo tale da riuscire a porre rimedio a eventuali problematiche prima che possano essere scovate da malintenzionati. Tra le aziende coinvolte vi è anche e soprattutto Apple con il suo Apple Security Bounty, che a quanto pare è uno dei migliori dal punto di vista remunerativo.
Apple paga meglio di Samsung con il programma Bug Bounty
Un recente studio condotto da Atlas VPN, basato su informazioni pubblicamente disponibili, mette infatti in evidenza che Apple può arrivare a pagare fino a cinque volte più di Samsung con il suo programma di Bug Bounty i ricercatori che trovano degli exploit nei suoi servizi. Più precisamente, il gruppo di Cupertino può pagare con cifre comprese tra 100 mila dollari e 1 milione di dollari, come accaduto recentemente per un bug scoperto su Mac, mentre l’azienda coreana premia con cifre comprese tra i 200 dollari e i 200 mila dollari.
A pagare meglio di Samsung è addirittura Huawei, la quale offre ai ricercatori un corrispettivo compreso tra i 200 dollari e i 224 mila dollari. Nel report di Atlas VPN vengono menzionate pure altre aziende, quali Xiaomi, OnePlus, LG e Oppo, ma il premio in denaro che viene offerto a chi scova delle vulnerabilità nei loro dispositivi è praticamente nullo.
Da notare, però, che Apple non ha sempre pagato meglio di Samsung e di altre aziende per i bug scovati, si tratta solo una recente evoluzione. Nel 2017, i ricercatori si lamentavano dei bassi pagamenti sulle scoperte. La situazione è migliorata nel 2021, quando Apple ha assunto un nuovo leader per riformare il programma di Bug Bounty.
Per incrementare la protezione dei dispositivi usati ed evitare di andare incontro a possibili minacce informatiche derivanti dallo sfruttamento di bug (e non solo), è bene munirsi di un software antivirus, come nel caso dell’ottimo Norton 360 Premium.