Il sistema NOTAM (Notice to Air Mission) in dotazione alla FAA (Federal Aviation Authority) ha manifestato un problema critico. Ancora da chiarire se si sia trattato di un bug oppure dell’esito di un attacco informatico, ipotesi quest’ultima al momento non scartata nemmeno dal Presidente. L’unica certezza è che, quanto accaduto, sta provocando non pochi grattacapi, oltreoceano e altrove. Nessuna partenza dal territorio e ordine di atterrare diramato ai velivoli già in viaggio.
USA: un bug ha fermato gli aerei
Questo l’avviso pubblicato dal profilo ufficiale Twitter dell’agenzia USA, poco dopo il mezzogiorno in Italia, comunicando l’anomalia e annunciando di essere al lavoro per ripristinare una situazione di normalità nel minor tempo possibile. Immediatamente, sono stati sospesi tutti i decolli.
The FAA is working to restore its Notice to Air Missions System. We are performing final validation checks and reloading the system now.
Operations across the National Airspace System are affected.
We will provide frequent updates as we make progress.
— The FAA ✈️ (@FAANews) January 11, 2023
Il sistema interessato dal problema è quello che permette a piloti e altro personale impegnato nella gestione dei voli di conoscere in tempo reale tutti i dettagli a proposito dello stato degli aeroporti negli Stati Uniti. È da questa piattaforma che transitano informazioni approfondite in merito alle chiusure delle piste, a pericoli riguardanti la presenza degli uccelli e altri potenziali ostacoli.
L’ultimo aggiornamento, pubblicato alle 14:15 italiane, fa riferimento a progressi nel ripristino del sistema. Intanto, sono ripresi i decolli in due scali, il Newark Liberty International Airport nel New Jersey e il Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport in Georgia. Si prevede possa accadere lo stesso nell’intero territorio USA entro le 15:00.
Come anticipato in apertura, sulla vicenda è intervenuto anche Joe Biden, dalla Casa Bianca, affermando che sono ancora in corso le indagini necessarie per identificare la causa dell’anomalia. Non si esclude l’ipotesi di un attacco informatico: a domanda diretta, come riporta CNN, il Presidente ha risposto Non lo sanno, lo scopriranno
.
Sono oltre 3.700 i voli in ritardo e quasi 600 quelli definitivamente cancellati.
Aggiornamento: l’ultimo comunicato di FAA attribuisce la responsabilità di quanto accaduto a un database corrotto, escludendo l’ipotesi di un attacco informatico. A fermare gli aerei negli USA sarebbe dunque stato un bug. Sono previste ulteriori indagini.