Giorno due di BUILD2016 , la platea di sviluppatori presenti al Moscone Center accoglie calorosamente la notizia più attesa e benvenuta della kermesse: Xamarin sarà disponibile per tutti gli utenti di Visual Studio, anche a chi usa una delle versioni gratuite del popolare ambiente di sviluppo integrato (IDE) per sistemi Windows e non solo.
Xamarin at //BUILD 2016 from Vaclav Vancura on Vimeo .
Microsoft ha acquisito Xamarin appena lo scorso mese , mettendo le mani su una piattaforma giovane ma già molto apprezzata per la possibilità di sviluppare app multipiattaforma (soprattutto su mobile) servendosi degli strumenti noti e rodati di Visual Studio, del linguaggio C# e del framework . NET. Un tool che è riuscito là dove Redmond ha ottenuto solo risultati parziali.
L’SDK, i binari e tutto il “pacchetto” Xamarin diventerà parte integrante di tutte le release di Visual Studio, annuncia la corporation, senza quasi alcuna limitazione tranne che per certe funzionalità pensate per il settore enterprise: in quel caso occorrerà pagare per una licenza Visual Studio adeguata. Non bastasse questo, il codice di Xamarin verrà presto distribuito su GitHub sotto licenza open source e passerà sotto la gestione di . NET Foundation.
La decisione di inglobare la piattaforma Xamarin in Visual Studio sarebbe stata presa dal management di Microsoft già durante i colloqui che hanno preceduto l’acquisizione, rivela il co-fondatore Nat Friedman, e lo stesso varrebbe per la distribuzione FOSS di binari e codice sorgente alla base del tool. Microsoft e Xamarin la pensano alla stessa maniera sullo sviluppo multi-piattaforma, sostiene Friedman.
Xamarin garantisce il supporto dei sistemi operativi mobile più popolari (Android e iOS) con tanto di gestione nativa delle interfacce per le app, e Microsoft ha adeguatamente sottolineato la cosa durante la kermesse di BUILD2016. Quello che Microsoft non ha fatto è stato citare, anche solo per sbaglio , Windows Phone/Mobile: la piattaforma mobile di Redmond non è il focus della conferenza, aveva spiegato la corporation , nondimeno fa una certa impressione constatare quanto deliberata sia stata l'”amnesia” anche durante la presentazione di strumenti pensati per sviluppare app mobile.
Alfonso Maruccia