Microsoft aveva anticipato alcune novità per gli sviluppatori durante l’evento del 20 maggio dedicato ai Copilot+ PC. Quella più importante è senza dubbio Windows Copilot Runtime, ovvero il nuovo componente di Windows 11 che permette di eseguire le funzionalità IA sul dispositivo.
Sviluppo di app IA per Copilot+ PC
Il successo di una piattaforma dipende soprattutto dal numero di app disponibili. Microsoft ha deciso di supportare al massimo i processori Snapdragon X Elite/Plus, in quanto sono al momento gli unici che possono eseguire localmente le nuove funzionalità IA di Windows 11. Il sistema operativo è stato aggiornato dalle fondamenta per semplificare lo sviluppo delle app. Il componente principale è Windows Copilot Runtime.
Consente agli sviluppatori di sfruttare la Windows Copilot Library, ovvero un insieme di API che forniscono l’accesso agli oltre 40 modelli di intelligenza artificiale inclusi in Windows 11 (uno di essi è Phi Silica di Microsoft). Sono gli SLM (Small Language Model) che permettono di usare le nuove funzionalità IA, tra cui Recall, senza accesso al cloud. È possibile, ad esempio, integrare nelle app gli effetti di Windows Studio e i sottotitoli in tempo reale (Live Captions).
Gli sviluppatori possono inoltre utilizzare il Windows Semantic Index, la nuova tecnologia sfruttata da Recall per indicizzare i contenuti. Anche nelle app di terze parti sarà possibile includere una simile funzionalità, grazie alle Vector Embeddings API e Retrieval Augmented Generation API disponibili nella Windows Copilot Library.
Microsoft ha aggiornato anche Dev Home, il centro di controllo dei progetti. Environments è la nuova sezione che elenca macchine virtuali Hyper-V e Microsoft Dev Box. Windows Customization consente invece la personalizzazione del dispositivo, mentre la funzionalità Export consente di creare file di configurazione da condividere con i colleghi di lavoro.
Grazie a Filesystem Block Cloning di Dev Drive è possibile copiare quasi istantaneamente file di grandi dimensioni. Infine, gli sviluppatori possono utilizzare il controllo delle versioni (ad esempio tramite Git) integrato direttamente in Esplora file. Oltre allo stato del codice sono indicati data e messaggi dell’ultimo commit.