David Byrne, uno dei più importanti nomi della musica contemporanea, ha intervistato Thom Yorke, esponente di quei Radiohead che, come noto, di recente hanno sperimentato un modello distributivo del tutto alternativo in rete per il loro ultimo album. Byrne parla con Yorke della nascita di questo esperimento, di cosa c’è e c’era dietro, affrontando insieme i nodi più caldi del business musicale ai tempi di Internet.
“Siete andati dritti ai fan”, chiede Byrne riferendosi alla release online. “In un certo senso sì – risponde Yorke – ed è stato incredibile. Abbiamo finito il master e due giorni dopo sul sito era già in preordine”. E l’idea di chiedere ai fan di determinare quanto avrebbero pagato per l’album? “Quella è stata un’idea del nostro manager. Abbiamo tutti pensato che fosse di fuori. E lo abbiamo pensato anche quando abbiamo pubblicato online l’album, gli chiedevamo se ne fosse sicuro. Ma è andata benissimo. Ci ha dato qualcosa. Non è stato come se si sottointendesse che l’album non valeva niente ma, anzi, l’esatto contrario. E la gente lo ha capito. Forse è solo che chi ci segue ha un po’ di fiducia in quello che facciamo”.
Nell’intervista si arriva a parlare di tutto, anche di consumi energetici e di impatto ambientale dei tour musicali.
La chiacchierata tra i due è pubblicata qui da Wired