ByteDance aggira i divieti USA per acquistare chip Nvidia

ByteDance aggira i divieti USA per acquistare chip Nvidia

Nonostante le restrizioni USA, ByteDance prevede di spendere 7 miliardi di dollari nel 2025 per acquistare chip Nvidia, aggirando i divieti.
ByteDance aggira i divieti USA per acquistare chip Nvidia
Nonostante le restrizioni USA, ByteDance prevede di spendere 7 miliardi di dollari nel 2025 per acquistare chip Nvidia, aggirando i divieti.

Secondo quanto riportato da The Information, ByteDance avrebbe in piano di spendere la bellezza di 7 miliardi di dollari per accaparrarsi i chip Nvidia nel 2025. Una cifra che, se confermata, farebbe della società cinese uno dei maggiori acquirenti mondiali di questi preziosi componenti.

Il problema? Gli Stati Uniti hanno imposto pesanti restrizioni all’esportazione di chip per l’AI verso la Cina, proprio per evitare che finiscano nelle mani di aziende come ByteDance. Restrizioni che, tra l’altro, sono state ulteriormente inasprite più volte dal 2022 ad oggi.

ByteDance vuole comprare chip Nvidia nonostante i divieti USA

Ma ByteDance sembra aver trovato un escamotage per aggirare questi limiti senza violarli tecnicamente. Il trucco? Non portare i chip direttamente in Cina, ma conservarli in data center situati in altre Paesi, come il Sud-Est asiatico. Insomma, una specie di gioco delle tre carte: i chip partono dagli Stati Uniti, fanno un giro turistico in Asia e poi, chissà come, finiscono per alimentare i servizi di intelligenza artificiale di ByteDance. Tutto legale, almeno sulla carta.

Il chatbot AI più utilizzato in Cina

E a proposito di sistemi AI, ByteDance ne ha uno che sta spopolando in Cina: si chiama Doubao e, secondo il South China Morning Post, conta ben 51 milioni di utenti attivi. Un successo che, evidentemente, richiede una potenza di calcolo non indifferente.

Ed ecco spiegato il perché di questa manovra al limite delle regole: ByteDance vuole i chip Nvidia per potenziare Doubao e non ha intenzione di farsi fermare dalle restrizioni americane. Resta da vedere come reagiranno gli Stati Uniti di fronte a questa mossa di ByteDance. Chiuderanno un occhio, facendo finta di non vedere il giochetto dei data center offshore? O troveranno il modo di stringere ancora di più le maglie delle restrizioni, per evitare che i chip Nvidia finiscano comunque in mani cinesi?

La corsa all’AI

In fondo, questa vicenda ci ricorda che l’intelligenza artificiale è il nuovo oro dei nostri tempi. E che, come in ogni corsa all’oro che si rispetti, c’è chi è disposto a tutto pur di accaparrarsene il più possibile. E ByteDance non fa eccezione. La società cinese vuole dominare il mercato dell’AI e sa che per farlo ha bisogno dei migliori chip disponibili sul mercato. Quelli di Nvidia, appunto.

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Pubblicato il
31 dic 2024
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