Considerata la startup di maggior valore del pianeta (75 miliardi di dollari nell’ottobre 2018), ByteDance è nota soprattutto per l’applicazione TikTok che dopo aver inglobato Musical.ly sta continuando a macinare record tra l’utenza più giovane. Con sede a Pechino, l’azienda sta guardando con interesse anche alla possibilità di fare il suo ingresso nel mercato della musica in streaming e nel settore mobile con la realizzazione di un proprio smartphone. Oggi la notizia di un’iniziativa riconducibile all’ambito dei motori di ricerca.
Un motore di ricerca per ByteDance
All’interno dell’app Toutiao, aggregatore di notizie con un taglio fortemente social, è comparsa una funzionalità che sembra poter essere interpretata come un primo passo compiuto nella direzione che porterà ByteDance competere direttamente con il colosso cinese Baidu (che controlla il 75% circa del market share), operando in uno spazio che presenta enormi margini di sviluppo e guadagno. Ci aveva pensato anche Google, con il progetto Dragonfly, definitivamente abbandonato di recente in seguito alle proteste insorte anche all’interno del gruppo di Mountain View. L’esistenza della feature è stata confermata da un portavoce della società alla redazione del sito TechCrunch.
La funzione è in linea con la missione di Toutiao secondo la quale “l’informazione crea valore”. Gli utenti la possono provare nell’app e fornire un feedback o suggerimenti in merito.
La caratteristica permette agli utenti di cercare informazioni e risorse non solo sulla piattaforma di Toutiao, ma in tutto il Web. Qualcosa di simile, va detto, è stato fatto anche da Tencent con l’app WeChat. L’ambizione di ByteDance è confermata inoltre da un annuncio di lavoro scoperto online nei giorni scorsi e che riporta quanto segue.
Costruiremo un motore di ricerca universale con una migliore esperienza utente, d 0 a 1. Se vorrete trovare qualcosa, non ci sarà nulla che non potrà essere raggiunto poiché saremo in grado scansionare la Rete intera.
Le informazioni fin qui trapelate parlando di assunzioni già effettuate relative ad alcuni ex dipendenti di Google, Baidu, Bing e 360, così da portare nella startup esperienza e competenze da destinare alla realizzazione del progetto.