ByteDance: da TikTok a intelligenza artificiale e ricerca medica

ByteDance: da TikTok alla ricerca di nuovi farmaci

Oltre il social: il colosso cinese ByteDance guarda con interesse al territorio della ricerca medica come testimoniano alcuni annunci di lavoro.
ByteDance: da TikTok alla ricerca di nuovi farmaci
Oltre il social: il colosso cinese ByteDance guarda con interesse al territorio della ricerca medica come testimoniano alcuni annunci di lavoro.

Il colosso cinese ByteDance, noto da noi soprattutto in quanto società che controlla TikTok, non ha alcuna intenzione di confinare le proprie ambizioni entro i confini del mondo social. L’ennesima testimonianza arriva oggi con la notizia delle assunzioni finalizzate a creare un team concentrato sulla ricerca scientifica, più nel dettaglio sullo sviluppo di un’intelligenza artificiale utile per scoprire nuovi farmaci.

Da TikTok alla medicina: piani d’espansione per ByteDance

Gli annunci di lavoro sono rivolti a personale residente sia negli Stati Uniti sia in Cina, nelle aree di Mountain View, Pechino e Shanghai. Cinque le posizioni aperte, destinate al laboratorio AI Lab della parent company creato nel 2016 per la messa a punto di algoritmi da destinare principalmente a TikTok e alla sua controparte cinese Douyin. Ai candidati viene richiesta una preparazione accademica nei campo della matematica, della biologia e della chimica.

Stiamo cercando candidati che possano unirsi alla nostra squadra e condurre ricerche all’avanguardia per la scoperta e la produzione di farmaci facendo leva su algoritmi IA.

ByteDance non è l’unico colosso della Cina che partendo dall’ambito tecnologico ha poi esteso la propria azione verso il mondo della medicina. Lo hanno fatto anche Baidu, Tencent e Huawei, sebbene con iniziative dalla natura differente.

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Di recente il gruppo è stato preso di mira dall’amministrazione USA che ha chiesto la cessione di TikTok a una realtà americana in modo da evitare un possibile ban negli Stati Uniti, per ragioni collegate alla gestione dei dati e alla sicurezza nazionale. La messa al bando è stata più volte rimandata: di fatto l’app continua oggi ad essere disponibile e attiva nel paese.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
23 dic 2020
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