Ad un anno e mezzo di distanza dal suo ufficiale ingresso sul mercato, Photoshop Lightroom raggiunge la sua seconda major release, una versione con cui Adobe tenta di rispondere colpo su colpo alle novità recentemente introdotte da Apple in Aperture.
Lightroom permette ai fotografi professionisti di gestire i flussi di lavoro della fotografia digitale, inclusi ritocco, catalogazione, visualizzazione, stampa e pubblicazione. L’applicazione ha molte somiglianze con Aperture, e, come quest’ultimo, supporta i formati d’immagine RAW: questi, anche chiamati “negativi digitali”, sono tipicamente offerti dalle reflex digitali, ma si stanno diffondendo sempre più anche nel settore delle fotocamere compatte di fascia alta.
Le più importante novità tecnica introdotta da Lightroom 2.0 è rappresentata dal supporto alle versioni a 64 bit di Windows e Mac OS X, che permette di sfruttare le grandi quantità di memoria indirizzabili da tali sistemi operativi. Sotto il punto di vista delle funzionalità, invece, il software beneficia di nuovi tool per la modifica e l’ottimizzazione delle foto, del supporto a più monitor , di una più completa e sofisticata sezione per la stampa, di un’ architettura estensibile per mezzo di plug-in (proprio come il fratello maggiore Photoshop), e della capacità di organizzare, da un unico catalogo, le foto che si trovano su driver diversi, inclusi quelli esterni.
Sotto il punto di vista del fotoritocco, la più grande miglioria introdotta da Lightroom 2.0 è il pennello correttivo locale , che permette di apportare regolazioni a esposizione, saturazione e contrasto in un’area specifica della foto. L’introduzione di questa feature, a lungo attesa dai professionisti, dovrebbe minimizzare il ricorso alle maschere di livello di Photoshop: per quanto concerne il fotoritocco, tuttavia, quest’ultimo rimane un prodotto assai più sofisticato di Lightroom.
Lightroom e Photoshop sono infatti software del tutto complementari, e Adobe punta molto sulla loro integrazione: nell’ultima versione, ad esempio, Lightroom ha acquisito la capacità di passare a Photoshop CS3 più immagini contemporaneamente , così da sveltire il processo di importazione delle foto da un’applicazione all’altra: tale caratteristica è utile soprattutto quando si debbano creare foto panoramiche o ad alta gamma dinamica (HDR) a partire da più immagini.
Nel nuovo Lightroom, Adobe afferma poi di aver migliorato l’elaborazione batch delle foto, i tool di catalogazione, il motore di ricerca delle immagini (che ora consente di ricercare le foto in base ad un maggior numero di criteri e tag), l’algoritmo per incrementare la nitidezza (sharpening), e il supporto ai formati d’immagine RAW (ora oltre 190).
Una descrizione (in inglese) delle principali novità e migliorie di Lightroom 2.0 si trova in questa pagina del sito di Adobe.
Photoshop Lightroom 2.0 ha un prezzo al pubblico di 298,80 euro per la versione completa e di 118,80 euro per quella aggiornamento o educational. Al momento è disponibile solo in inglese, francese, tedesco e giapponese.
Con l’occasione, Adobe ha aggiornato anche il proprio plug-in Camera Raw , giunto alla versione 4.5, che permette di elaborare e convertire le foto in formato RAW e importarle automaticamente in Phostohop, After Effects o Bridge. La versione inglese di Camera Raw 4.5 può essere scaricata gratuitamente da qui per Mac OS X e da qui per Windows.