New York (USA) – Nuovi ottimistici segnali sul futuro della pubblicità online arrivano in queste ore dal più maturo dei “mercati internet”, quello americano. Secondo l’autorevole Emarketer, infatti, se la pubblicità online ha effettivamente avuto una contrazione nel corso di quest’anno, l’anno prossimo le cose andranno decisamente meglio, sebbene ci vorrà del tempo per compensare quanto perduto negli ultimi 12 mesi.
Gli analisti di Emarketer ritengono che le vendite di spazi pubblicitari su internet nel 2001 totalizzeranno 7,3 miliardi di dollari, l’11 per cento in meno degli 8,2 miliardi di dollari registrati nel 2000. Secondo Geoff Ramsey, CEO della società di rilevazione, “le buone notizie sono che, dopo la discesa, l’indice ricomincerà a salire di un altro 11 per cento l’anno prossimo, fino a portarci dove eravamo alla fine del 2000”.
Si tratta di segnali importanti, basati su un rapporto che analizza statistiche business e informazioni dalle imprese e dagli inserzionisti, perché dal successo della pubblicità in rete dipende il destino di un numero infinito di attività online e di servizi gratuiti.
La differenza rispetto al passato è che d’ora in poi la crescita del mercato non conoscerà più quell’altalena che ha caratterizzato i primi anni, ma seguirà una curva “più ragionata”.
Va detto che un ruolo essenziale in tutto questo è lo sviluppo dei nuovi formati della pubblicità, dai banner-spot sempre più grandi alle sponsorship passando per i sistemi alternativi come la pubblicità sulle ricerche per parole chiave, sulle email e via dicendo.
I dati di Emarketer sono confortati, su scala internazionale, dalle previsioni di Forrester Research che, come si ricorderà, prevede che entro il 2006 il mercato della pubblicità digitale sarà salito a quota 21 miliardi di dollari e che la pubblicità web costituirà il 5,4 per cento di tutti gli investimenti pubblicitari dentro e fuori dalla rete.