L’automaker del Michigan, anche nel tentativo di lasciarsi alle spalle un periodo complesso, sta puntando sempre più sulla sostenibilità. Dopo il progetto legato all’impiego della blockchain per certificare la provenienza delle materie prime lanciato all’inizio del 2019 ecco quello che focalizza l’attenzione sul riciclo: Ford userà alcuni degli scarti del caffè destinato alla catena McDonald’s per produrre diverse componenti da integrare poi nei veicoli.
Dal caffè all’auto: McDonald’s con Ford
Più precisamente, partendo dalla lavorazione degli scarti dei chicchi ottenuti mediante tostatura verranno prodotti l’alloggiamento per i fari e altri accessori, attraverso un processo ad alta temperatura che prevede il mix con additivi vari (tra i quali, va detto, anche la plastica). Oltre a poter essere definite eco friendly, queste pari saranno del 20% circa più leggere rispetto a quelle delle controparti attualmente presenti a bordo delle vetture, senza compromessi in termini di resistenza alle sollecitazioni stando ai test finora condotti.
La catena di fast food fornirà la materia prima, partendo da quella proveniente dai ristoranti e dagli impianti operativi nel Nord America: ogni anno, solo oltreoceano, ne vengono prodotti oltre 28 milioni di chilogrammi, in parte già recuperati per la creazione di fertilizzante.
Dell’Ovale Blu abbiamo scritto di recente su queste pagine anche per le sue iniziative che mirano a rendere il marchio protagonista nel mercato delle auto elettriche e nel territorio della guida autonoma, puntando così ad abbracciare una nuova forma di mobilità, evoluta e sostenibile.