Impossessarsi illecitamente dell’identità di qualcun altro è ora reato in California. La proposta di legge del senatore democratico Joe Simitian , che intende punire chiunque online si appropri indebitamente del profilo di un’altra persona, è stata firmata dal governatore Arnold Schwarzenegger.
Secondo l’autore della legge, un provvedimento del genere, attuato ai giorni nostri, mira in particolare a punire “il lato oscuro della rivoluzione dei social network”. L’intento della legge è, infatti, quello di arginare il cyberbullismo: saranno dunque perseguite tutte le pratiche illegali quali frode, molestie, intimidazione e diffamazione compiute attraverso l’utilizzo dell’identità altrui attraverso i canali del Web. Le pene prevedono multe fino a 1.000 dollari e un anno di carcere per i casi più gravi. Oltre alle sanzioni penali, il soggetto accusato può subire azioni civili che prevedano risarcimento a favore delle vittime.
Secondo le intenzioni del legislatore, la finalità primaria del Senate Bill 1411 è quella di colmare le mancanze del provvedimento del 1872 che, in California, punisce la falsificazione della firma. L’obiettivo principale è, dunque, l’ E-personation , ovvero l’impersonificazione dolosa condotta a mezzo Internet.
L’approvazione della nuova legge arriva dopo il verificarsi di alcuni episodi di cyberbullismo particolarmente gravi negli Usa, come quello noto come MySpace mom , titolo usato per raccontare il caso di una donna accusata di aver indotto al suicidio una ragazza per aver imbastito e troncato una relazione virtuale attraverso MySpace, sotto le mentite spoglie di un giovane adolescente di cui la ragazza si era invaghita. E ancora, il caso di una donna adulta che proponeva falsi incontri piccanti su Craigslist spacciandosi per un’adolescente.
La legge entrerà in vigore agli inizi del 2011. Non mancano le critiche , in particolare da parte di chi sostiene che, con l’entrata in vigore della norma, potrebbero sopraggiungere conseguenze nefaste per la liberà di parola e di satira. È il caso degli Yes Man , formazione satirica i cui membri si travestono, clonano siti e stampano giornali fasulli a scopo di denuncia sociale e controinformazione. Mike Bonanno, uno dei componenti, si dice preoccupato sull’uso improprio che le grandi corporation (obiettivo principale della satira Yes Man ) potrebbero fare del nuovo provvedimento di legge californiano.
Anche Electronic Frontier Foundation (EFF) sostiene, attraverso il suo avvocato , Corynne McSherry, che il Senate Bill 1411 potrebbe essere un’ottima arma legale che grossi papaveri potrebbero impugnare per schiacciare la libertà di critica.
Cristina Sciannamblo