Lo stato della California ha predisposto delle linee guida destinate a regolare il comportamento dei siti Internet rispetto alla privacy degli utenti che li visitano.
Lo stato in questo modo vorrebbe intervenire sulla raccolta dei dati personali degli utenti , merce preziosa per le aziende, interessate non solo a ritagliare i propri servizi sui bisogni degli utenti, ma anche ad usarli per meglio indirizzare la propria pubblicità.
Si tratta di un argomento di forte attualità e per cui è recentemente intervenuta EFF mettendo a disposizione il già annunciato plug-in per Chrome e Firefox anti-tracciamento.
Le linee guida californiane vogliono agevolare l’applicazione della nuova legge sulla privacy dello Stato entrata in vigore lo scorso gennaio , secondo cui ogni sito deve rispettare le impostazioni di navigazione degli utenti ed eventualmente stabilire una funzione per interrompere i sistemi di tracking.
Nella pratica , i siti finiscono comunque per raccogliere informazioni personali sugli utenti che li visitano, senza però informarli e senza mettere a disposizione una funzione per impedirlo.
Secondo le linee guida volute dal procuratore generale della California Kamala D. Harris qualsiasi sito dovrà ora specificare, in un linguaggio chiaro, se e come si sta comportando rispetto alla privacy degli utenti.
In ogni caso, si tratta ancora solo di uno strumento di soft law , la cui applicazione dipende dalla volontà delle stesse parti in causa, e che sostanzialmente serve a supportarle nello stilare le proprie policy dedicate alla privacy.
Claudio Tamburrino