Cam di strada dirottate nelle case

Cam di strada dirottate nelle case

Un processo appena concluso nel Regno Unito pone all'attenzione di tutti una questione di sicuro imbarazzo per il Governo: una cam di sicurezza pubblica spiava una donna
Un processo appena concluso nel Regno Unito pone all'attenzione di tutti una questione di sicuro imbarazzo per il Governo: una cam di sicurezza pubblica spiava una donna


Londra – Può una telecamera di sorveglianza trasformarsi in uno strumento di voyeurismo della peggior specie, quello condotto ai danni di un cittadino nella propria casa? Parrebbe proprio di sì a vedere quanto emerso da un processo appena conclusosi nel Regno Unito, paese dove ormai gli impianti di controllo CCTV sono diffusi su buona parte del territorio in moltissime città.

Nelle scorse ore la BBC ha dato notizia di una sentenza che colpisce tre individui, coinvolti in misura diversa nella distrazione di un impianto CCTV affinché, anziché osservare una strada, fosse puntato sulle finestre dell’appartamento di una donna. In questo modo per i tre è stato possibile osservare la loro vittima in atteggiamenti molto intimi sia nel proprio bagno di casa che nel salotto.

Il giudice che ha presieduto il caso ha determinato una pena di quattro mesi di reclusione e l’iscrizione nel registro dei sex offenders , un registro pubblico che lista tutti coloro che si sono macchiati di reati sessuali, per Mark Summerton, uomo di 37 anni che ha ammesso le proprie azioni. Due mesi sono andati al suo complice, Kevin Judge, e 200 ore di servizio alla comunità sono stati comminati a Vincent Broderick. Questi, 52enne “ha ammesso le proprie colpe quale pubblico ufficiale”, in quanto pur sapendo dell’azione che veniva compiuta tramite l’impianto CCTV non ha agito né denunciato, sebbene pare non abbia fruito lui stesso delle immagini rubate.

La distrazione della CCTV è potuta avvenire, racconta la BBC, solo grazie alla rete di complicità formata dal terzetto, sebbene sia ovvio l’imbarazzo per il Sefton centre che gestisce quella e altri 70 impianti del genere nonché per il Governo, già nel mirino degli attivisti dei diritti civili per il massiccio ricorso a questo e altri sistemi di sorveglianza .

Secondo il giudice, l’atto messo in opera dai tre è gravissimo in quanto ha colpito seriamente la vittima dei voyeur e la sua auto-stima: per questa ragione ha voluto applicare pene considerate pesanti senza accettare attenuanti.

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Pubblicato il
16 gen 2006
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