Google ha annunciato modifiche alle policy su pubblicità e monetizzazione per cercare di ridurre al minimo le pagine web e i video su YouTube che negano l’esistenza dei cambiamenti climatici. In pratica, l’azienda di Mountain View non consentirà più a editori e creatori di guadagnare attraverso contenuti falsi. A fine settembre era stata annunciata la tolleranza zero per le fake news sui vaccini.
Niente profitti per i negazionisti
Google spiega che negli ultimi anni sono arrivate segnalazioni dai partner in merito alla promozione di false affermazioni sui cambiamenti climatici. Gli inserzionisti non vogliono che i loro banner pubblicitari siano associati a questi contenuti, mentre editori e creatori non vogliono che nelle loro pagine o video su YouTube vengano mostrate inserzioni che promuovono fake news sul clima.
Le nuove policy proibiscono quindi le inserzioni e la monetizzazione per contenuti che contraddicono i dati scientifici sull’esistenza e le cause dei cambiamenti climatici. Tra i contenuti falsi ci sono quelli che considerano i cambiamenti climatici una bufala o truffa, negano l’aumento della temperatura e negano che le cause siano da attribuire anche alle attività umane.
Le inserzioni e la monetizzazione saranno ancora consentite per pagine web e video che smentiscono le affermazioni false, trattano ricerche sul clima e innescano dibattiti pubblici. Per la creazione delle nuove policy sono stati consultati esperti del settore. Il rispetto delle policy, che saranno valide dal mese di novembre, verrà verificato mediante tool automatizzati o revisione umana. A differenza dei video sui vaccini non è prevista la cancellazione o la chiusura del canale YouTube.