Cambio gestore: addio alle offerte operator attack

Cambio gestore: addio alle offerte operator attack

In seguito alla proposta di AGCM sono stati approvati due emendamenti alla legge annuale sulla concorrenza che vietano le offerte discriminatorie.
Cambio gestore: addio alle offerte operator attack
In seguito alla proposta di AGCM sono stati approvati due emendamenti alla legge annuale sulla concorrenza che vietano le offerte discriminatorie.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva suggerito ai legislatori di inserire nella legge annuale per il mercato e la concorrenza il divieto di proporre agli utenti offerte in base all’operatore di provenienza. Due emendamenti presentati da senatori di Fratelli d’Italia e Lega recepiscono la proposta, ponendo fine alle cosiddette offerte “operator attack“.

Non discriminazione in base all’operatore

L’autorità antitrust aveva evidenziato il problema nel bollettino n. 26 del 10 luglio 2023. AGCM ha ricevuto numerose segnalazioni relativa ad offerte molto aggressive fatte dagli operatori principali ai clienti provenienti da concorrenti minori, in particolare dai cosiddetti MVNO (Mobile Virtual Network Operator).

AGCM ha confermato l’esistenza di tali offerte (ad esempio prezzi inferiori o GB aggiuntivi), differenziate in base all’operatore di provenienza. L’obiettivo è “rubare” clienti ai nuovi operatori. Le offerte selettive vengono effettuate dopo aver individuato la rete mobile dell’utente attraverso il database usato per la gestione degli instradamenti a seguito di portabilità del numero.

Gli operatori dominanti possono accedere ad informazioni non disponibili agli MVNO, ostacolando la concorrenza. AGCM ha quindi suggerito di aggiungere una specifica norma all’articolo 98-duodecies del decreto legislativo n. 207/2021 che stabilisce il divieto di discriminazione in base cittadinanza o luogo di residenza.

I due emendamenti (approvati) alla legge annuale per il mercato e la concorrenza recepiscono il consiglio dell’autorità antitrust. Viene quindi aggiunto il seguente comma 1-bis:

I fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica non applicano agli utenti finali requisiti o condizioni generali di accesso o di uso di reti o servizi, comprese le condizioni tecnico-economiche, che risultino differenti in ragione del fornitore di rete o servizio di comunicazione elettronica di provenienza.

Questa novità dovrebbe porre fine alle offerte “operator attack” da parte di TIM, Vodafone e Wind Tre a tutto vantaggio di Iliad e degli operatori MVNO.

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Pubblicato il
31 ott 2023
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