Il caso Cambridge Analytica si può dire ufficialmente chiuso ed a Facebook è costato, oltre ad un serio danno d’immagine, qualcosa come 5 miliardi di dollari. È di queste ore, infatti, l’approvazione finale da parte della Federal Trade Commission dell’accordo proposto dalla stessa Facebook a chiusura delle indagini.
Facebook chiude il caso Cambridge Analytica
Lo scopo della FTC non era ovviamente soltanto quello di sanare le posizioni pregresse, quando i dati degli utenti del social network sono stati messi in pericolo sa un uso scriteriato degli stessi da parte della stessa Cambridge Analytica (per finalità note, ma con un impatto mai ben definito né dimostrato). Facebook sapeva e questo ha messo Mark Zuckerberg in posizione estremamente scomoda, costringendo il fondatore del social network anche a complesse audizioni a porte aperte presso il Senato che, più che metterlo in difficoltà dal punto di vista tecnico, ha mostrato al pubblico un CEO alla sbarra ed in un momento di fragilità.
Nell’accordo con la FTC c’è ora una pietra tombale su quanto avvenuto, con nuove garanzie messe nero su bianco per garantire che i dati custoditi da Facebook possano essere adoperati in massima trasparenza in futuro:
L’accordo era ormai scontato poiché dalla FTC arrivavano ormai da tempo segnali positivi in tal senso. L’ufficializzazione è però l’occasione per chiudere definitivamente il caso, archiviare il nome “Cambridge Analytica” tra i più oscuri e nebulosi degli ultimi anni e fare un passo oltre verso la miglior definizione del tema della privacy online in tempi nei quali tale aspetto è destinato a diventare sempre più centrale per la vita di ognuno.