C’era nientemeno che Russ Hamilton , celebre campione di poker, dietro una vasta truffa condotta su siti di poker online. Truccando il software, per Hamilton e i suoi complici era possibile spiare le carte degli avversari nei tornei. Le indagini vanno avanti dal 2007 ma oggi le prime rivelazioni dall’inchiesta: a capo della banda di truffatori ci sarebbe stato appunto il campione.
Stando alla Kahnawake Gaming Commission , Hamilton, nome molto noto nel mondo del poker per aver vinto un importante torneo mondiale nel ’94, rischia moltissimo e con lui i suoi complici. Le decisioni si prospettano durissime: UltimateBet dovrà entro il 3 novembre rimborsare 7,6 milioni di dollari ai giocatori truffati, nonché allontanare ogni dipendente non indicato come idoneo dalla Commissione. Inoltre il sistema sarà riconfigurato in modo da evitare altri episodi del genere e saranno registrati e salvati tutti i log delle sessioni di gioco. Pena per l’inadempimento: la revoca della licenza.
Come ricorderanno i lettori di Punto Informatico la vicenda è degna della trama di un giallo: è bastato osservare e raccogliere alcuni dati per capire che di imbroglio si trattava. Un anno fa il tutto è iniziato tracciando gli strani movimenti notati da alcuni appassionati su Absolute Poker , sito gemello ad UltimateBet, relativi agli account di certi giocatori, in grado di vincere cento volte più velocemente di ogni altro giocatore. Grazie a queste rivelazioni è stata fatta in seguito un’inchiesta all’interno dell’azienda ed è emerso che alcuni dipendenti truffavano da circa tre anni i clienti, sfruttando appunto un bug del software che consentiva di spiare le carte degli avversari.
Una volta scoperto l’inganno, si è inevitabilmente messa in moto la macchina giudiziaria e legale. Un’indagine è stata aperta dalla Commission, organo che rilascia le licenze utili per aprire i casinò e le poker room online. Ad Absolute Poker è stata quindi recapitata una multa di 500mila dollari per aver omesso la presenza del trucco e per aver cancellato i log delle sessioni di gioco. La tattica usata dai truffaldini dipendenti della società è semplice: spalmare le vincite su account multipli per non destare sospetti.
Pochi mesi dopo, è stato preso di mira il sito gemello, UltimateBet : analizzando i dati di gioco è saltato fuori come un giocatore il cui nickname è NioNio , sia riuscito a guadagnare 300mila dollari vincendo tredici delle quattordici partite del torneo online. Numeri impossibili, senza un trucco: “Le possibilità di vincere in questo modo sono simili a quelle di vincere una lotteria con milioni di partecipanti per sei volte di seguito” ha dichiarato Michael Josem, l’autore della scoperta. “Nel poker, un gioco in cui si hanno informazioni limitate, se conosci le carte dell’avversario ti sarà difficile perdere, e questo è proprio quello che è accaduto” ha aggiunto.
La vicenda vedrà i titoli di coda il prossimo novembre: stando a quanto detto da un portavoce della Commission, in quel periodo dovrebbero essere rese note le conclusioni del rapporto, in cui saranno anche resi noti i nomi dei soci d’affari di Hamilton.
Vincenzo Gentile