Accogliendo le richieste dei responsabili di Megaupload, un giudice canadese ha negato al governo statunitense la possibilità di analizzare il contenuto di 32 server gestiti dalla società di hosting Equinix per conto della celebre piattaforma di file hosting . Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) a stelle e strisce dovrà così attendere il parere di un esperto che dovrà valutare l’effettivo grado di rilevanza dei file per le indagini.
Dopo il sequestro dei server controllati negli States dalla società di hosting Carpathia, le autorità federali avevano chiesto al governo canadese di autorizzare il rilascio di tutti i contenuti presenti nei 32 server gestiti da Equinix. Nella visione del governo di Washington, i server nordamericani di Megaupload sarebbero pieni zeppi di informazioni rilevanti nello scontro legale con il mega-impero di Kim Dotcom.
Immediata la reazione dell’avvocato Ira Rothken, che aveva sottolineato come una eventuale intrusione degli States rappresentasse un pericolo per la privacy degli utenti, soprattutto dopo il caso del giovane cronista sportivo Kyle Goodwin . Il giudice canadese ha dato ragione al cyberlocker, stabilendo un corretto bilanciamento tra le esigenze investigative e le libertà degli utenti .
In sostanza, un esperto forense dovrà analizzare il contenuto dei 32 server di Equinix per capire se le informazioni presenti siano di effettiva utilità per il prosieguo delle indagini . Il DoJ è ancora a caccia di prove schiaccianti per ottenere l’estradizione di Dotcom e soci entro la fine del 2013. L’avvocato Rothken si è detto soddisfatto della decisione del giudice, per la tutela della privacy degli utenti del file hosting.
Mauro Vecchio