Come da tabella di marcia, il 3 gennaio prenderà il via il riassetto delle frequenze per alcuni dei canali Rai (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24) trasmessi sul digitale terrestre, un’operazione che andrà a interessare le regioni del paese in diverse fasi, come già descritto nel dettaglio in un articolo dedicato alla Fase 2 del refarming, arrivando a completarsi il 30 giugno.
Il passaggio dei canali Rai alle nuove frequenze
Cosa dovranno fare gli utenti? Per farla breve, risintonizzare il televisore o il decoder non appena si accorgeranno di non riuscire più a vedere i canali.
Riportiamo di seguito il calendario delle attivazioni delle nuove frequenze per le regioni del Nord Italia (e Sardegna) stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico.
- Dal 3 gennaio 2022 in Valle d’Aosta;
- dal 4 gennaio in Sardegna;
- dal 10 gennaio in Piemonte;
- dal 20 gennaio in Lombardia;
- dal 10 febbraio in Trentino-Alto Adige;
- dal 24 febbraio in Veneto;
- dall’1 marzo in Friuli Venezia Giulia;
- dal 2 marzo in Emilia-Romagna.
A partire da lunedì 3 gennaio, inoltre, Rai News 24 inizierà progressivamente a trasmettere in alta definizione, risultando quindi visibile solo ed esclusivamente dai televisori in grado di assicurare il supporto all’HD oppure da quelli a cui è stato collegato un decoder con questa funzionalità.
Il 2022 sarà un anno di transizione verso quella che viene definita la Nuova TV, la cui introduzione definitiva è fissata per l’1 gennaio 2023, con l’adozione su tutto il territorio nazionale dello standard DVB-T2 accompagnato dalla codifica HEVC Main10. Un’altra fase di questo passaggio è prevista per il mese di marzo, quando tutti i canali nazionali dovranno trasmettere in MPEG-4, pur continuando a poter supportare il datato MPEG-2 così da non escludere dalla visione dei programmi coloro ancora non pronti ad affrontare il passaggio.