Il Governo Meloni ha stabilito un tavolo tecnico dedicato al Canone Rai e al futuro della TV Pubblica. Si discute quindi in merito all’imposta che dal 2024 uscirà dalla bolletta della luce e, quindi, anche alla relativa trasformazione della televisione pubblica italiana in Digital Media Company. Parlando quindi di risorse necessarie e obiettivi da raggiungere, la prossima modalità di riscossione dell’abbonamento radiotelevisivo italiano è protagonista.
Quali sono le ultimissime novità in merito? Prima di tutto il tema principale riguarda i timori dei vertici Rai per un possibile calo delle risorse dovuto al potenziale aumento dell’evasione, placata grazie all’introduzione del Canone TV in bolletta dal 2016 a opera del già Governo Renzi. Secondo recenti stime la modifica del metodo di riscossione provocherà una perdita di circa il 30% sul miliardo e 700 milioni di incassi attuali.
Quali sono quindi gli obiettivi del prossimo tavolo tecnico? Primo, trovare un nuovo metodo di riscossione alternativo all’attuale incasso dalla bolletta della luce. Secondo, arginare il più possibile l’evasione fiscale del Canone Rai essendo la tassa più odiata dagli italiani. Cosa succederà quindi con l’arrivo del 2024? Tutto è ancora da decidere, ma almeno abbiamo la certezza che qualcosa cambierà di sicuro.
Canone Rai 2024: ipotesi di riscossione
Che il Canone Rai dal 2024 non lo troveremo più in bolletta sembra essere una certezza. Utilizziamo il condizionale perché ormai ci siamo abituati a voli pindarici e improvvise virate. Perciò è sempre meglio usare prudenza quando si tratta questo tema particolarmente “scottante”. Ma quali sono le ipotesi di riscossione per il prossimo anno che, anche se siamo ancora in piena estate, è sempre più vicino?
Le idee sembrano essere tutt’altro che chiare. A meno che ci siano già delle soluzioni che finora non sono state condivise con il pubblico e la stampa. Ad ogni modo, l’uscita di questa imposta dalla bolletta della luce richiede un lavoro importante per trovare un degno sostituto in grado di mantenere arginato il livello di evasione. Qualcuno crede che la scelta più opportuna sia quella di inserire l’abbonamento radiotelevisivo nella dichiarazione dei redditi per assicurare all’Agenzia delle Entrate un flusso sicuro.
Oggi ancora tutto tace in questo senso, ma almeno sappiamo che un tavolo tecnico è stato organizzato. Ovviamente per quanto riguarda l’esenzione dal Canone Rai tutto rimane come prima e così anche l’importo da pagare: 90 euro l’anno come stabilito quando fu introdotto nella bolletta della luce. Forse una modifica sul metodo di riscossione riporterà in alto questa cifra? Nei prossimi mesi forse ne sapremo di più.