Qualche mese fa il 2023 era visto come un anno di svolta per il Canone Rai. Tutti eravamo certi che sarebbe cambiata la sua modalità di riscossione, uscendo così dalla bolletta della luce. Peccato però che una notizia inaspettata ha cancellato ogni speranza.
La milestone Pnrr – ha spiegato il Ministero dell’Economia e delle Finanze – trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte AGCM, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del Canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto.
Un fulmine a ciel sereno per chi credeva che il passo successivo sarebbe stata l’abolizione definitiva del Canone TV. Purtroppo però tutto questo è diventato ormai un lontano ricordo. Scopriamo insieme cosa dobbiamo aspettarci per il 2023 se abbiamo uno o più televisori a casa.
Canone Rai: le novità per il 2023 esistono veramente?
Quali novità ci attendono per il 2023 in merito al B, la tassa più odiata dagli italiani? Fondamentalmente o sfortunatamente nessuna. Tutto rimarrà come lo abbiamo lasciato nel 2022. Quindi l’unica vera speranza è che per lo meno non aumenti l’importo da pagare allo Stato.
Sì, perché il rischio è che con i nuovi rincari anche il Canone Rai possa aumentare di prezzo. Attualmente però non ci sono notizie che indichino questa direzione. Perciò, salvo virate dell’ultimo minuto, l’abbonamento radiotelevisivo italiano resterà a quota 90 euro l’anno.
Verrà quindi riscosso dalla compagnia fornitrice di energia elettrica direttamente in bolletta ogni due mesi. Potranno però richiedere l’esenzione dal Canone Rai tutti coloro che rientrano tra i casi di esonero elencati dall’Agenzia delle Entrate sul suo sito ufficiale:
- i cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti), possono presentare una dichiarazione sostitutiva con cui attestano il possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del Canone TV;
- i cittadini che non detengono un apparecchio televisivo e sono intestatari di un contratto di energia elettrica residenziale possono presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione per evitare l’addebito in bolletta. Per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo.