Forse anche a Mark Shuttleworth quegli 830 dollari devono essere sembrati davvero troppo, oppure la mossa è stata tentata per attirare maggiore interesse da parte della stampa e degli appassionati. Sta di fatto che Canonical ha rivisto completamente le tariffe della sua campagna crowdfunding , e le ha riviste al ribasso introducendo nuove soglie di contribuzione .
In principio erano state previsti solo due tagli (nel campo dei contribuenti “terrestri”: ci sono poi le fasce da 10mila dollari in su per benefattori e magnati) per ottenere in cambio della propria offerta un Ubuntu Edge: quello da 600 dollari per 5.000 unità, andato polverizzato in poche ore, e quello da 830 dollari di fatto illimitato. Ora Canonical ha previsto un meccanismo progressivo, che prevede 1.250 esemplari per la fascia da 625 dollari , e al cui esaurimento è scattato un lotto analogo a 675, poi ancora 1.250 esemplari a 725 (al momento in cui scriviamo quasi esaurito), 775, e poi via così con costi e numero di telefoni che crescono. Chi avesse già ordinato un esemplare a 830 dollari, termine ultimo a cui si tornerà quando saranno terminate queste scorte a prezzo ridotto, ha diritto a una prelazione su un lotto a costo minore e Canonical si preoccuperà di rimborsare la differenza .
Così facendo, ora la campagna Edge è riuscita ad arrivare a oltre 6 milioni raccolti con ancora 27 giorni a disposizione per centrare l’obiettivo dei 32 milioni di dollari. Canonical ha insomma completato il 20 per cento circa del cammino, e sta spingendo molto sulla comunicazione col pubblico per tentare di riuscire nel colpaccio: Shuttleworth sta rispondendo su diversi canali agli appassionati, ha tenuto una conferenza stampa via Reddit per chiarire dubbi e curiosità. Lui e la sua azienda stanno insomma provando a fare appello alla curiosità e al senso di appartenenza della comunità nerd , così da riuscire a racimolare una somma fin qui mai neppure immaginata in una raccolta fondi a scopo tecnologico. C’è tempo fino al 21 agosto. ( L.A. )