“Preoccupato”, “eccitato”, “affascinato” e altre stati d’animo simili: per difendersi dall’attacco di bot, troll e molestatori, i CAPTCHA (acronimo di Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart ) interrogano ora gli utenti per sollecitare sulle risposte empatiche, inevitabilmente umane.
La soluzione messa a punto per migliorare l’efficacia degli enigmi posti a protezione di forum, social network e portali di condivisione è stata proposta da Civil Rights Defenders , organizzazione per la difesa dei diritti umani e politici con sede a Stoccolma. Il Civil Rights Captcha intende raggiungere due obiettivi principali: difendere lo spazio in Rete ed educare i netizen al rispetto della dignità umana .
Invece di visualizzare le solita immagine con lettere distorte, l’utente si troverà davanti a notizie relative alla questione dei diritti umani nel mondo. A seconda della descrizione della situazione, il CAPCTHA genererà tre parole provenienti da un database che descrivono emozioni positive e negative . La scelta empatica sarà l’unica corretta.
Un esempio: “Il vice-ministro dell’Albania pensa che i gay dovrebbero essere picchiati. Come ti fa sentire una simile opinione?”. L’utente dovrà scegliere una tra le seguenti reazioni: “nostalgico”, “affascinato”, “inorridito”.
Gli sviluppatori del sistema sperano che, anche se non dovessero fermare l’iperattività di troll e falsi umani, perlomeno riusciranno a far circolare informazioni sensibili relative alla violazione dei diritti umani nel mondo. L’esperimento verrà lanciato nei prossimi giorni in Serbia, dove sarà lanciato un CAPTCHA sul tema dei diritti degli omosessuali. Il Civil Rights Captcha è disponibile in inglese e svedese mentre il codice è accessibile liberamente.
Cristina Sciannamblo