San Francisco (USA) – Le leggi antitrust statunitensi stanno facendo penare la dirigenza Samsung . Dopo aver accettato di pagare una multa da 300 milioni di dollari per aver gonfiato illecitamente i prezzi delle DRAM, adesso tre grandi papaveri del Gruppo coreano si sono dichiarati colpevoli di aver manipolato il mercato e hanno chiesto il patteggiamento.
Sun Woo Lee, senior manager del dipartimento vendite DRAM, ha patteggiato otto mesi di reclusione; Yeongho Kang, direttore marketing DRAM USA, e Young Woo Lee, direttore vendite della sede tedesca, sconteranno sette mesi. Come era avvenuto per la dirigenza Hynix , coinvolta nel 2004 in un caso simile, tutti gli imputati dovranno pagare una sanzione di 250 mila dollari ciascuno.
“Questo epilogo è portatore di un chiaro messaggio, ovvero che tutti i cospiratori, a prescindere dalla nazionalità, che si rendono responsabili di danneggiamento nei confronti dei consumatori statunitensi, saranno perseguiti”, ha dichiarato il procuratore generale Alberto R. Gonzales.
Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha inoltre fatto i nomi delle sei aziende statunitensi che sarebbero state danneggiate dalla politica spregiudicata dei produttori di memorie: Dell, Compaq Computer, Hewlett-Packard, Apple Computer, IBM e Gateway.
La querelle a questo punto sembra essere chiusa. Nel gennaio 2006 Elpida ha pagato 84 milioni di dollari di multa; nel novembre 2005 Samsung ha pagato 300 milioni di dollari; nel maggio del 2005 Hynix ha accettato di pagare 185 milioni di dollari; nell’ottobre del 2004 Infineon ha pagato 160 milioni di dollari. Sono circa 729 milioni di dollari che sono andati a finire nelle casse del Tesoro statunitense. Adesso, se lo vorranno, le aziende e i consumatori danneggiati potranno far partire della cause civili per ottenere i risarcimenti. L’esito favorevole delle cause nella maggior parte dei casi è scontato.
Dario d’Elia