Caro benzina ed energia: cosa accadrà agli e-commerce?

Caro benzina ed energia: cosa accadrà agli e-commerce?

L'aumento dei prezzi, a partire da quelli di benzina ed energia, rischia di impattare anche sugli e-commerce dopo un biennio d'oro.
Caro benzina ed energia: cosa accadrà agli e-commerce?
L'aumento dei prezzi, a partire da quelli di benzina ed energia, rischia di impattare anche sugli e-commerce dopo un biennio d'oro.

Il caro benzina e gli aumenti del prezzo dell’energia avranno ricadute negative anche sul business del e-commerce? La domanda è lecita, alla luce di quanto sta accadendo e alle recenti impennate dei costi dovute (seppur non esclusivamente) alla guerra in Ucraina. La risposta, purtroppo, non è altrettanto semplice e ogni previsione è inevitabilmente esposta a variabili e fattori che sembrano sfuggire al controllo e a ogni analisi razionale.

Caro benzina ed e-commerce: comprare online costerà di più?

Dopo un biennio di forte ascesa dello shopping online, la cui responsabilità è in gran parte da attribuire alla pandemia globale, potrebbe palesarsi all’orizzonte un’inversione di tendenza. Molto dipenderà da come le realtà del settore decideranno di spalmare i rincari che sono chiamate a sostenere, in primis sul fronte della logistica, se facendosene carico nell’ottica di un ritorno alla normalità sul lungo periodo o riversandone il peso sulle spalle e sui portafogli dei clienti finali, incidendo però negativamente sulla loro fidelizzazione. In quest’ultimo caso, non è escluso si possa assistere a un ritorno almeno parziale ai negozi di prossimità, sebbene anch’essi siano destinati a risentire della dinamica in atto.

Gli analisti prevedono anzitutto un taglio degli acquisti non essenziali. Non è dopotutto difficile da immaginare, in un periodo di crisi. Questo impatterebbe non solo sugli e-commerce, ma sull’intero scenario economico, proprio nel momento in cui la ripartenza sembrava potersi lasciare definitivamente alle spalle il biennio nero martoriato da COVID-19.

Un’eventuale contrazione del giro d’affari degli store online andrebbe a ripercuotersi non solo sui colossi che gestiscono piattaforme e marketplace, ma anche su quelle imprese di ogni ordine e dimensione che negli ultimi anni hanno scelto di puntare su questo fronte per compensare il calo di fatturato dovuto alla pandemia. Per loro, il tempo occorrente ad ammortizzare gli investimenti in tecnologia e digitalizzazione rischia di allungarsi in modo significativo.

Il clima di incertezza che attanaglia tutti noi e l’esigenza di fare i conti con i rincari di carburante ed energia potrebbero comprensibilmente spingerci in qualità di consumatori a stringere la cinghia, limitando le spese superflue. Vero è che oggi possiamo rivolgerci ai negozi su Internet anche per generi alimentari e beni di prima necessità, magari optando per la formula degli acquisti periodici così da risparmiare.

Come avvenuto tra l’inverno e la primavera 2020 con l’esplosione della crisi sanitaria, si è nel mezzo di un cambiamento che pare ormai inevitabile. Ne risentiranno equilibri e modelli di business, compresi quelli inerenti all’e-commerce. Questa è l’unica cosa certa.

Fonte: Rakuten
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Pubblicato il
11 mar 2022
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