Gli aumenti nel prezzo dell’energia, l’ennesimo spauracchio di questo periodo non certo semplice, possono e devono essere contrastati. È necessario farlo con modalità in grado di tener conto anche delle esigenze legate alla sostenibilità, mentre si riaccende la discussione sul possibile ritorno al nucleare. A tal proposito, il Ministro della Transizione Ecologica avrebbe pronta la soluzione o comunque un serie di contromisure da opporre ai rincari in bolletta. A riportarlo è oggi ANSA, facendo riferimento a non meglio precisate fonti governative.
Caro energia: la proposta di Cingolani a Draghi
Roberto Cingolani avrebbe consegnato nelle mani di Mario Draghi, durante la pausa delle festività, un pacchetto composto da 10 misure pensate per far fronte a quella che, per le tasche già provate degli italiani, rischia di trasformarsi nell’ennesima batosta ed emergenza da gestire. Un’iniziativa che potrebbe arrivare a tradursi in un decreto legge da discutere e approvare entro la fine del mese di gennaio. Utilizzare il condizionale al momento è però d’obbligo, considerata l’assenza di conferme ufficiali.
Da Bruxelles si è registrato il tentativo di promuovere un approccio comunitario alla soluzione del problema, con alcune iniziative di breve e medio periodo annunciate nei mesi scorsi dalla Commissione Europea, per evitare di lasciare i singoli paesi da soli nella gestione dello scenario, portando ognuno a percorrere una via differente.
Con #rincari energetici a questi livelli la situazione è insostenibile. Ok dl bollette ma ha effetti solo su 30% PMI. Servono misure straordinarie sui settori produttivi per evitare ricadute occupazionali, economiche e sociali.
Regina su @formichenews ➡ https://t.co/AvyX1Vd42d— Confindustria (@Confindustria) January 13, 2022
La questione impatta direttamente sui cittadini così come sulle imprese. A ribadirlo è oggi Confindustria, che invoca misure straordinarie per evitare ricadute altrimenti insostenibili sui settori produttivi e, di conseguenza, sull’occupazione.