“Ding dong, la strega è morta”. C’è chi ha reagito alla notizia con composto dolore. Gli alti vertici della Board of Directors di Yahoo! hanno deciso all’unanimità di rimuovere Carol Bartz dall’incarico di Chief Executive Officer (CEO) della stessa azienda di Sunnyvale .
Una “riorganizzazione” ai comandi del gigante viola, annunciata con un recente comunicato stampa ma soprattutto con una terribile telefonata alla stessa Bartz. Che in una missiva elettronica ai dipendenti non ha certo nascosto i suoi sentimenti: “sono molto dispiaciuta nel dirvi che sono stata licenziata per telefono dal chairman di Yahoo!”.
Carol Bartz lascia dunque un ruolo ricoperto dagli inizi del 2009, quando subentrava come CEO al co-founder Jerry Yang. Il suo fu subito un compito delicatissimo: tagliare costi e personale per snellire il colosso di Sunnyvale , soprattutto per far transitare il suo business al di là dei confini del search .
Un ruolo certo scomodo, non esente da critiche piovute dagli osservatori di settore. In molti avevano sottolineato come personalità di talento fossero state obbligate ad andarsene. C’è chi ha ricordato la pesante riorganizzazione del 2009, quando Bartz avrebbe devastato le divisioni tecnologia e prodotti dell’azienda in viola.
A guidare Yahoo! sarà ora Timothy Morse, nominato CEO ma solo ad interim . Un Executive Leadership Council lo supporterà nella gestione quotidiana della società, in attesa di capire chi prenderà il timone di comando in maniera stabile. Il colosso di Sunnyvale si metterà subito all’opera per pianificare le prossime cruciali strategie di mercato.
Indiscrezioni clamorose hanno però fatto rapidamente il giro della Rete, in seguito alla notizia del licenziamento di Carol Bartz. Misteriose voci interne all’azienda avrebbero sottolineato come la stessa Board of Directors abbia deciso di mettere in vendita i principali asset di Yahoo! .
Sempre secondo l’informatore – confessatosi al Wall Street Journal – i vertici di Yahoo! avrebbero cacciato Bartz per il pessimo lavoro svolto, in particolare relativo ai mancati profitti . Da qui l’ipotesi di vendita al miglior offerente.
Mauro Vecchio