Annunciata dall’ex-ministro Renato Brunetta e dal governo Monti, la carta d’identità elettronica ha ripreso la sua marcia nello schema di regolamento stilato dai ministeri dell’Interno e dello Sviluppo Economico che passerà al vaglio della Conferenza Unificata nel corso delle prossime settimane.
Il nuovo documento digitale avrà una validità pari a quella normalmente fissata dalle carte d’identità cartacee, fino ad un massimo di dieci anni per tutti i cittadini maggiorenni. Rilasciata gratuitamente dai vari comuni di residenza – non ci sarà alcun bollo da pagare, al massimo 5 euro previsti dall’articolo 291 del regolamento per l’esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – il supporto elettronico combinerà documento d’identità e tessera sanitaria.
Sul fronte dei costi per l’introduzione della card unificata il regolamento stabilisce che le singole amministrazioni coinvolte dovranno provvedere “con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Il governo Monti aveva autorizzato un fondo da 60 milioni di euro per il 2013 e di 82 milioni di euro a decorrere dal 2014 .
La tessera sanitaria verrà dunque modificata , viste le nuove potenzialità del documento. In particolare, il codice fiscale sarà riportato sul supporto fisico “soltanto per esteso e nel codice a barre”. Cambierà anche la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (Team) attualmente sul retro delle tessere sanitarie. La stessa Team sarà rilasciata su un “supporto distinto” , secondo modalità da stabilire tra il ministero della Salute e il ministero dell’Economia.
Mauro Vecchio