Sarà questa l’estate più anomala degli ultimi decenni, ma non è questione di meteo come ben sappiamo. La crisi sanitaria ha infatti imposto regole e abitudini nuove, determinando anche probabilmente una nuova domanda di abitazioni per l’estate in arrivo. Non tutti si fideranno infatti di alberghi o strutture con molte persone: sana diffidenza, nonché desiderio di sentirsi liberi almeno in vacanza. Questo può portare però molte persone prive delle necessarie competenze a cercare online opportunità di affitto per case vacanza, con tutto quel che la cosa potrebbe determinare in termini di sicurezza e truffe.
I consigli contro le truffe
Il timore della Polizia Postale è infatti questo: richieste incaute e superficialità, al cospetto delle astuzie dei truffatori online, potrebbero causare ottimi “malaffari”. In collaborazione con Unione Nazionale Consumatori e Subito.it, quindi, la Polizia Postale ha diramato una serie di consigli per chiunque stia approcciando questo tipo di ricerche:
- Immagini realistiche, complete e non troppo patinate
“Per verificare la coerenza e veridicità tra immagini e case, utilizzare un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti nell’annuncio e controllare che non si tratti di foto da repertorio ma di scatti di una casa reale“; - Descrizione completa e dettagliata dell’immobile
“Per capire se l’immobile e la zona (distanza dal mare, posizione centrale…) corrispondono alla descrizione fatta nell’annuncio, cercare la strada indicata sulle mappe disponibili nel web e, una volta trovato il luogo esatto, visualizzarlo tramite satellite“; - Contattare l’inserzionista via chat
“Per conferme ulteriori, prendere contatto con l’inserzionista tramite la chat della piattaforma, chiedere informazioni e foto aggiuntive sull’immobile e approfondire con una chiacchierata chiedendo il numero di telefono, possibilmente fisso“; - Prezzo dell’immobile adeguato
“Per capire se un prezzo è alto, basso o adeguato è opportuno fare una ricerca sulla zona tramite la piattaforma in cui è presente l’annuncio, utilizzando anche un motore di ricerca e controllando se il prezzo non è troppo basso e quindi effettivamente in linea con la località e la struttura della casa“; - Incontro con l’inserzionista
“Per verificare che tutto sia regolare, incontrare ove possibile l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona“; - Richiesta e valore caparra
“La richiesta di una caparra è legittima, purché non superiore al 20% del totale“; - Documenti di identità
“Non inviare documenti personali: carta d’identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini poco leciti“; - Pagamenti
“Effettuare pagamenti solo su IBAN o tramite metodi di pagamento tracciato, l’IBAN bancario deve essere riconducibile a un conto corrente italiano che è possibile verificare tramite strumenti come IBAN calculator“.
Trattasi di consigli apparentemente banali, ma così non è: occorre infatti ragionare nell’ottica di un Paese che troppo spesso affida ancora le transazioni e le contrattazioni e metodologie non digitali, il che implica un aumento dei pericoli quando si approccia per la prima volta quel che è un incontro online, una trattativa via mail, un pagamento in remoto. Troppa fiducia, scarsa percezione del pericolo e minima conoscenza dello strumento possono creare affari molto interessanti per i truffatori: una situazione anomala come quella attuale determina pericoli tanto in azienda quanto nel privato e la questione delle case vacanza è sicuramente tra le più appetibili per le settimane a venire.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento dei consumatori che scelgono di prenotare online le case vacanze per il periodo estivo. Il problema è che non sempre le sistemazioni si rivelano all’altezza delle aspettative: in alcuni casi si tratta di disservizi fastidiosi ma che non compromettono la vacanza, in altri riscontriamo, purtroppo, vere e proprie truffe. Per questo motivo è fondamentale fornire ai consumatori gli strumenti di autodifesa per orientarsi tra le offerte, fiutando quando c’è qualcosa che non va, ma anche supportarli nella fase successiva se l’inganno si palesa.
Avv. Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori