Il tema Cashback ieri sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Finanze alla Camera, con un confronto da cui è emersa quella che ha tutta l’aria di essere una doppia conferma: si andrà avanti ed è in arrivo un giro di vite per i furbetti. Finalmente.
Cashback: furbetti a rischio esclusione
Protagonista il sottosegretario del MEF, Claudio Durigon (Lega), lo stesso che una decina di giorni fa aveva lanciato l’ipotesi di uno stop anticipato per l’iniziativa. Il documento della commissione (PDF) cita la sua richiesta di un attento monitoraggio del programma Cashback, ai fini del suo utilizzo nel prossimo anno
. Tradotto: l’intenzione è quella di andare avanti fino a naturale scadenza, fissata fin dall’inizio nel giugno 2022.
Per capire come sta andando facciamo riferimento alle cifre ufficiali. I partecipanti sono passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale di dicembre (oltre 4 milioni attivi) a più di 8 milioni in marzo (7 milioni attivi). Segno positivo anche per gli strumenti di pagamento registrati, da 9,6 milioni di dicembre (6,7 milioni attivi) a oltre 14 milioni di inizio marzo (9,7 milioni attivi).
Il programma sta facendo registrare un numero crescente di transazioni cashless con un incremento mensile dell’ammontare transato.
Oltre la metà (56,6%) delle transazioni ha importo inferiore ai 25 euro. Il 2% si colloca nella fascia 0,30-5 euro.
Si prende atto delle criticità rappresentate nell’interrogazione e, comunque, si rappresenta che il programma Cashback ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali, soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni, come risulta attestato anche dall’Osservatorio Innovative Payments.
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Tema furbetti: l’incidenza è bassa, quantificata nello 0,2% del totale se si considerano i casi in cui vengono effettuati 10 o più pagamenti al giorno presso lo stesso esercente. Ciò non significa che il problema non sia da affrontare. Anzi, ci si sta muovendo, con il coinvolgimento diretto di PagoPA in sede di monitoraggio e analisi statistica delle transazioni registrate.
È in atto una costante attività di monitoraggio del Programma da parte della PagoPA s.p.a. per individuare operazioni anomale e abusive e adottare i necessari interventi correttivi fino ad arrivare all’esclusione dell’aderente dal Programma. Sono, inoltre, attualmente all’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze diverse soluzioni per prevenire eventuali condotte abusive alla luce delle evidenze emerse dal monitoraggio sopra descritto.
Insomma, chi ricorre a distorsioni delle regole potrebbe andare incontro all’esclusione dal Cashback. E tanti saluti sia al rimborso del 10% sulle spese sia alla possibilità di ottenere il Super Cashback da 1.500 euro.