Torniamo a parlare di Cashback Fiscale, poiché i tempi sembrano ormai quasi maturi per un pronunciamento definitivo del governo sulla misura. Le voci di corridoio indicano un’introduzione a partire dal 2023 e una gestione che dovrebbe avvenire attraverso l’applicazione IO già impiegata per il Cashback di Stato. Cosa sappiamo? Facciamo il punto.
Detrazioni: come funzionerà il Cashback Fiscale
Si è iniziato a discuterne nella prima parte dell’anno, poi la crisi innescata dalla guerra in Ucraina ha portato l’esecutivo a concentrarsi su altre priorità. In caso di approvazione, i cittadini potrebbero beneficiare di un rimborso immediato (o quasi) su alcune tipologie di spese detraibili, a partire da quelle mediche. Ai vantaggi abbiamo dedicato un articolo di approfondimento nei mesi scorsi.
Non è ancora chiaro quale sarà l’attesa necessaria per poter ricevere l’accredito, pari al 19% della cifra versata in caso di farmaci, visite o terapie, come già avviene con la dichiarazione dei redditi. C’è chi ipotizza un paio di settimane, chi invece con cadenza trimestrale. Avverrà quasi certamente tramite bonifico bancario, all’IBAN indicato.
La soglia minima di spesa per poterne beneficiare dovrebbe rimanere invariata a 129,11 euro.
Per quanto riguarda la modalità di adesione, sarà la più semplice possibile, basterà indicare la scelta di ottenere subito il Cashback Fiscale in cassa, all’atto del pagamento. A questo proposito, c’è ancora un nodo da sciogliere, quello relativo alle prestazioni erogate privatamente dai professionisti in ambito privato. Ricordiamo che anche loro saranno obbligati ad accettare transazioni con carte e app (come nel caso di Satispay) a partire da luglio 2022. Conformarsi è ad ogni modo semplice: non serve altro che un lettore come SumUp Air che non richiede alcun canone di abbonamento.
Rimborso immediato con i pagamenti digitali
L’unico requisito chiesto al cittadino è l’utilizzo dei pagamenti digitali. Niente contante. La lotta all’evasione rientra infatti tra gli obiettivi da perseguire, così come è stato già per il Cashback 2021 e per la Lotteria degli Scontrini.
L’avvio dell’iniziativa andrebbe inoltre a coinvolgere gli incapienti ovvero coloro che, per il mancato raggiungimento di una soglia di reddito minima, non presentano alcuna dichiarazione. Non rimane che attendere conferme e chiarimenti dal governo.
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