Colui che più di tutti ha fin dalle sue prime fasi sostenuto l’iniziativa, guidando il Governo che l’ha portata in grembo e vista esordire prima dello stop semestrale imposto a giugno, ritiene che la possibile cancellazione definitiva del Cashback di Stato costituirebbe un errore e un’opportunità mancata. È quanto afferma Giuseppe Conte nell’intervista appena rilasciata al Corriere.
Conte sull’importanza del Cashback
L’ex Premier e attuale Presidente del Movimento 5 Stelle chiama inevitabilmente in causa il successore Mario Draghi che, con il nuovo Esecutivo, ha deciso la sospensione nel secondo semestre 2021, rimandando la ripresa all’1 gennaio 2022. Queste le sue parole.
Il Cashback può essere rivisto, ma è importante per la digitalizzazione dei pagamenti e il contrasto all’evasione.
Punto Informatico sostiene fin dall’inizio l’esigenza di apportare alcune correzioni al programma, intervenendo in modo mirato sulle debolezze e sulle criticità emerse, conseguenze di un regolamento definito in tempi troppo stretti e con una fretta eccessiva: già a fine gennaio è stato pubblicato su queste pagine un elenco di 10 proposte utili a evitare abusi e far sì che l’iniziativa possa esprimere appieno il proprio potenziale.
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Intanto, i 100.000 partecipanti che hanno eseguito più transazioni tra gennaio e giugno (almeno 787 stando all’ultima versione della classifica) attendono la conferma relativa alla prossima ricezione del Super Cashback. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, il premio extra da 1.500 euro arriverà sui conti correnti degli aventi diritto entro la fine di novembre.