Un totale di 62 pagamenti in 55 minuti, registrati tra le 20:42 alle 21:37, per un importo pari complessivamente a 6,51 euro. Record del mondo. È accaduto nei giorni scorsi in una stazione di servizio a Caraglio, località da poco più di 6.000 abitanti nella provincia di Cuneo. Il motivo? Neanche a dirlo allungare le mani sui 1.500 euro del Super Cashback previsti per chi si classifica entro le prime 100.000 posizioni per numero di transazioni eseguite.
Super Cashback e benzinai: un altro furbetto
Il gestore della pompa racconta di aver trovato il giorno seguente due metri e mezzo di scontrini. Ha contattato i carabinieri locali che non hanno potuto far altro che confermare come la pratica non costituisca alcuna irregolarità. Una notizia che di fatto replica quanto avvenuto nelle scorse settimane a Trescore Cremasco, in provincia di Cremona.
Proprio per questo motivo la redazione di Punto Informatico ha stilato un elenco di 10 proposte da prendere in considerazione per migliorare l’iniziativa Cashback di Stato ed evitare che nelle pieghe del regolamento definito si possano nascondere falle tali da premiare i furbetti a dispetto di chi sceglie di affidarsi ai pagamenti elettronici per le proprie spese quotidiane. Questo il primo punto:
Introdurre un limite al numero di pagamenti ravvicinati eseguiti presso il medesimo commerciante potrebbe costituire una soluzione tecnicamente percorribile in virtù del fatto che il sistema riceve un identificativo relativo al negozio e può utilizzarlo come discrimine per la gestione di un filtro legato all’orario dell’operazione.
Qualcuno ha ipotizzato di limitare i pagamenti presso lo stesso esercente ad uno al giorno, ma ciò penalizzerebbe chi ad esempio sceglie la carta di credito o l’app per pagare il caffè al bar. E se fosse non più di uno ogni due ore? Questo potrebbe scoraggiare pratiche poco utili allo scopo quali lo smezzare la spesa al supermercato, l’effettuare più rifornimenti in pochi minuti e altre simili malsane forzature.
Ad oggi è necessario aver effettuato almeno 56 transazioni per rientrare nelle prime 100.000 posizioni della classifica. Secondo la previsione formulata nei giorni scorsi a fine giugno ne serviranno 252-261. Il numero è da ritenersi puramente indicativo, anche per via delle distorsioni innescate da comportamenti come quelli qui descritti che seppur formalmente non irregolari possono essere etichettati come discutibili e quantomeno poco corretti.