Nuovo intervento di PagoPA in merito al Cashback di Stato e più nel dettaglio all’Extra Cashback di Natale, la prima fase sperimentale dell’iniziativa andata in scena dall’8 al 31 dicembre: tutte le transazioni PagoBANCOMAT eseguite nel periodo sono state acquisite ed è in corso un ricalcolo dei rimborsi accumulati. L’accredito avverrà via bonifico come previsto entro la fine di febbraio all’IBAN indicato dai partecipanti.
Per i partecipanti coinvolti, è in fase di aggiornamento il calcolo dei rimborsi per l’Extra Cashback di Natale. L’accredito degli importi maturati avverrà nelle tempistiche già previste.
Cashback: acquisite tutte le transazioni PagoBANCOMAT di dicembre
La responsabilità di quanto accaduto è da attribuire a un’anomalia tecnica rilevata da Bancomat S.p.A. durante l’attività di monitoraggio e verifica delle spese effettuate nell’ultimo mese del 2020 tramite strumenti di pagamento elettronici attivati per la prima tranche del Cashback. Le giornate interessate sono quelle del 18 e 29 dicembre: c’è stato un disguido durante la trasmissione di alcune transazioni eseguite su circuito PagoBANCOMAT al sistema gestito da PagoPA per le operazioni di calcolo del rimborso.
Ora si è completata la trasmissione dei dati. Il conteggio aggiornato verrà mostrato entro i prossimi giorni nell’applicazione IO e in quelle degli issuer convenzionati.
Questi ultimi flussi sono già stati acquisiti dal sistema Cashback, per consentire l’aggiornamento tempestivo dei conteggi relativi alla fase sperimentale. A seguito di questo aggiornamento, alcuni partecipanti al programma potrebbero vedersi riconoscere il diritto a ricevere il rimborso dell’Extra Cashback di Natale (raggiungendo, cioè, la soglia minima delle 10 transazioni necessarie) o, in altri casi, potrebbero avere diritto a un rimborso di importo superiore a quello già notificato.
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Ricordiamo che la seconda fase dell’iniziativa, quella avviata l’1 gennaio e che andrà a concludersi il 30 giugno, assegnerà anche il Super Cashback da 1.500 euro ai cittadini nelle prime 100.000 posizioni della classifica stilata per numero di transazioni. Questo purtroppo ha già innescato alcuni comportamenti che sebbene non ritenuti ufficialmente illegittimi possiamo considerare come forzature o abusi del sistema approntato: c’è chi fa rifornimenti da 2,44 euro ai self service delle stazioni di servizio.