Negli anni Cassandra ne ha provate, se non tutte, davvero tante per cercare di spiegare in maniera chiara, diretta e scientifica alcune delle tante sfaccettature della Rete. I risultati sono stati di rado pienamente soddisfacenti perché la razionalità, principale guida per i cittadini della Rete, non viene usata come metodo di comprensione dalla maggioranza degli internauti, che appunto non rientrano nella categoria dei “cittadini” della Rete. La Rete viene infatti ritenuta dalla maggioranza come una sorgente inesauribile da cui si può attingere all’infinito quello che si vuole, come una gemma scintillante di cui non si vuol cogliere la forma ma solo i riflessi colorati e cangianti. Che l’opinione di Cassandra sia uno zinzinino diversa è un dubbio che ha toccato parecchi dei 24 inossidabili lettori della rubrica, ed infatti non di questo vi volevo parlare.
L’argomento di oggi è appunto una piccola ma scintillante gemma che Cassandra ha trovato in Rete, una gemma che vorrebbe condividere con voi: è un’opera didattica sull’importanza dei diritti digitali, e su come questi possano essere contrastati e negati.
Fa questo con un approccio diametralmente opposto a quello degli abituali articoli in tema, utilizzando quello che in termini matematici si chiamerebbe una reductio ad absurdum od una descrizione complementare, cioè la descrizione di un’entità logico matematica fatta in termini del suo complemento .
Bene, Laurier Rochon , l’autore della piccola gemma che volevo portare alla vostra estiva attenzione, “The dictator’s practical internet guide to power retention” (Guida pratica del Dittatore ad internet per conservare il potere) si è ricordato di questo, ed invece di sfiancarsi come Cassandra cercando di spiegare per l’ennesima volta le stesse cose in un modo diverso, ha rovesciato completamente la prospettiva, preparando un manuale pratico di tecnocontrollo destinato a dittatori, tiranni ed oppressori in generale.
È divertente, fa pensare ed è anche ben documentato. Un’ottima lettura da portare sotto l’ombrellone, perché anche se racconta cose spesso ben note, in effetti lo fa mettendo i brividi: mal che vada vi aiuterà a non sentire il caldo.
Ah, dimenticavo: così come l’ articolo di Frank Rieger “Benvenuti nel mondo di domani”, anche la Guida meriterebbe senz’altro una traduzione in italiano: se qualcuno volesse cimentarsi mi scriva, as usual, in privato.
Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
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