Cosa succederebbe se il pieno della vostra auto vi costasse 10 centesimi?
O se la cenetta intima per due nel ristorante di grido alleggerisse il vostro portafoglio di soli 20 centesimi?
Lo so, vi dareste robusti pizzicotti per svegliarvi. Infatti vi svegliereste e vi ritrovereste in questo mondo da incubo, dove invece esistono un’Autorità garante della concorrenza ed un cartello di gestori telefonici che hanno permesso tariffe da 100 a 1.000 volte superiori a quello che potrebbero praticare. Fanno (o meglio hanno fatto) questo utilizzando costi bassissimi e prezzi completamente scollegati dai costi, ma volti solo a mungere un parco (buoi) di utenti assolutamente apatici ed indifferenti.
La dimostrazione è in quello che è successo in meno di un anno alle tariffe a volume di collegamento ad Internet via telefonino 3G. Fino all’anno scorso un megabyte di traffico costava da 3 a 6 euro, ma con la benedizione del commissario europeo nel 2009 era stato inserito un limite di 2 euro a megabyte. Ora però le offerte di connessione a volume, prima quasi inesistenti, si sono moltiplicate, anche se sono sempre in minoranza rispetto a quelle a tempo.
Personalmente pago una tariffa di 8 euro per 500 megabyte, cioè 0,016 euro/megabyte, cioè 375 volte inferiore, ma le nuove tariffe per iPad pubblicizzate in questi giorni abbassano ulteriormente i prezzi, raggiungendo le 600 volte di meno, e meno ancora considerando il traffico gratuito fornito in maniera “rallentata”. Insomma, siamo arrivati nel paese dei balocchi, dove scorre rosolio a fiumi.
Ma Cassandra non vede solo la bottiglia mezza piena, ma anche quella mezza vuota.
Non guarda avanti ma indietro; dove era l’Autorità garante della concorrenza mentre, tutti d’accordo a livello europeo, i provider di telefonia cellulare applicavano prezzi mille, dicasi mille volte più alti ai loro clienti? E dove erano le associazioni di consumatori? Ed i consumatori stessi?
C’è una lezione da imparare. Dove ci sono oligopoli, “cartelli” ed Autorità garanti inefficaci, i consumatori sono sempre penalizzati e sfruttati al massimo senza alcun limite o pudore. Per una barriera tariffaria che è caduta molte altre ne restano e ne verranno realizzate in futuro. Il prezzo degli SMS è oggi l’esempio più eclatante: il loro costo è così basso da essere difficilmente calcolabile, ma vengono venduti ad un prezzo base di 15 centesimi. Sono una funzionalità di servizio della rete GSM, erogata senza garanzia e come best effort .
E il popolo bue, contento, continua a pagare.
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
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