Cosa c’è che non va ? Che tutti vogliono prendere e nessuno dare.
Ma facciamo un passo alla volta.
I sistemi per l’anonimato come Mixmaster , Mixminion ed entro certi limiti Freenet possiedono la caratteristica di richiedere solo un numero limitato di server (qualche decina) per poter essere utilizzati da migliaia o decine di migliaia di persone.
Tor è diverso. Con Tor un navigatore anonimo impegna una frazione consistente di un server (router), ed un server medio può sostenere pochi utenti (5-10). Tor infatti, essendo un sistema a bassa latenza, si “mangia” letteralmente la banda consumando da 2 a 3 volte quella che gli viene richiesta durante la navigazione.
Per fissare meglio le idee potremmo dire che la rete Tor permette di “condividere” la banda per poter navigare anonimi. Non è quindi tanto importante che i router Tor attivi siano moltissimi ma che la sommatoria delle bande condivise da ciascun router sia la più elevata possibile. Più banda complessiva condivisa , più utenti possono usare la rete Tor.
Considerato poi che i tipici router sono connessi alla Rete con una ADSL e che la banda condivisa è asimmetrica, è l’upstream che comanda; anche sulle connessioni ADSL2+ a 20 Mbit/sec questo raramente sale oltre i 60 Kbytes/sec. Un router “normale” quindi puo’ condividere da 20 a 40 KBytes/sec a seconda della generosità del proprietario.
Ecco perchè i router Tor non possono essere 30-40 come i remailer Mixminion, ma devono essere migliaia.
Orbene, eccoci a noi; stasera i router attivi sono 646, 200 in più rispetto a 4 mesi fa; di questi il 40% si trova negli Stati Uniti ed il 25% in Germania, per l’esattezza in questo momento i router Tor tedeschi sono 150.
Storicamente Stati Uniti, Germania ed Italia sono le nazioni che hanno messo in Rete la maggior parte dei server per la privacy. Ma sono appunto server che si contano a decine, e riescono a servire migliaia di utenti ciascuno.
I server Tor invece devono condividere banda, devono essere tantissimi. Ebbene sì, ormai avrete indovinato, in Italia sono solo 16; un decimo rispetto a quelli messi a disposizione dalla Germania. E scenderebbero a 9 se non si considerassero quelli gestiti dal Progetto Winston Smith .
Non è un problema di nazionalità. Sembra piuttosto che in Germania si siano resi conto che per poter usare Tor è necessario anche condividere la banda facendo funzionare un proprio server, arrivando magari a rallentare leggermente la propria navigazione.
In Italia, come sempre, ci sono tanti, troppi furbetti che prendono senza dare niente “tanto ci penseranno gli altri”. “Certo, navigare sicuri è utilissimo, ma io devo anche pompare eMule, mica posso perdere tempo con queste cavolate”
Non esistono cose come pasti gratuiti, ed i nostri vicini tedeschi, forse anche grazie allo storico CCC – Chaos Computer Club sembrano averlo capito. Da noi malgrado tanti e-privacy, hackmeeting, crypto meeting, user meeting ed install fest pare che la strada sia ancora lunga e tutta in salita.
Non fate i parassiti; leggete qui ed installate il vostro router ADESSO!
Marco Calamari
Tutte le release di Cassandra Crossing sono disponibili a questo indirizzo