Il tempo diversamente strutturato e più libero delle vacanze permette esperienze impreviste, e da tutte le esperienze si impara. Imparando qualcosa di nuovo si viene talvolta assaliti dall’idea di raccontarlo a qualcuno, e quindi eccoci qui. Credo che il fatto di dover scegliere un regalo per una persona importante, supponiamo solo come esempio la propria signora, sia un problema stressante non solo per Cassandra ma per molti.
Quest’anno però la fortuna, unita al saper stare ad ascoltare facendo finta di niente, ha completamente risolto il problema. Al termine di una piacevole cena a casa di amici, svoltasi nel lontano settembre, la padrona di casa ha esibito con orgoglio il regalo ricevuto per il compleanno, regalo a suo dire raro e difficile da trovare, cioè un lettore di ebook ad inchiostro elettronico.
Un lettore bianconero “vecchio stile”, non i pubblicizzatissimi pseudo-pad a colori, che non possiedono più la caratteristica principale della facilità di lettura in qualsiasi condizione di luce.
Non avendo mai utilizzato un tale oggetto se non per pochi secondi, in un negozio ed un modello ormai “antico”, ho con nonchalance aguzzato la vista e gli orecchi, e sono stato premiato da giudizi estasiati da parte della persona da cui meno me lo sarei aspettato, cioè dall’avente diritto al mio regalo di Natale di cui sopra. “Ahhh, fantastico – ha pensato allora Cassandra – problema risolto, meno male che ho fatto finta di niente”.
Si è resa quindi necessaria una veloce analisi di mercato in uno dei tanti settori dell’informatica di consumo che non ho mai esplorato, sia per mancanza di tempo che per l’essere notoriamente “territorio del nemico”, giardino recintato presidiato dall’armata dei famuli della cosiddetta “Proprietà Intellettuale” e dei DRM. Altresì necessaria è stata la scelta del wallet garden con i muri più bassi, avendo la piacevole sorpresa di scoprire che alcuni avevano i muri assai più bassi di altri, ed apprendendo l’esistenza di tools liberi come Calibre per la gestione e conversione di ebook in formati liberi.
Detto fatto, turandosi un po’, anzi parecchio, il naso, Cassandra ha effettuato un veloce ordine telematico con consegna del pacco natalizio direttamente all’ufficio della destinataria; vittoria, titoli di coda e problema risolto.
Fine della storia? No, solamente il prologo.
Infatti la conseguenza di tutto questo, cioè la presenza in giro per casa di un lettore di ebook, ha prodotto interessanti e non piccoli effetti collaterali su Cassandra stessa. Senza dirlo esplicitamente alla proprietaria, sul lettore erano stati caricati, oltre a tutti i libri omaggio ed un paio di costosi bestseller che lei stava leggendo o aveva in animo di leggere, alcune tonnellate di testi scaricati dal Progetto Gutenberg e dall’omologo italiano Progetto Manunzio , liberi o posti sotto licenze libere, come pure copie personali di libri cartacei acquistati in un passato anche lontano.
È stato quindi spontaneo il mettere mano assai più spesso della legittima proprietaria al tecnologico aggeggio lasciato in giro, e fare l’unica cosa con esso possibile, cioè mettersi a leggere. Essendo Cassandra nella fascia d’età in cui la vista, già imperfetta da bambino, si affievolisce ulteriormente, la facilità di lettura in qualsiasi condizione di luce o buio, toccata con mano anzi pupilla, si è rivelata realmente sorprendente. L’appeal di un oggetto tascabile e dalla batteria praticamente eterna, che nella sua memoria “limitata” (per gli standard irragionevoli di oggi) contiene migliaia di volumi, può certo essere spiegata e compresa sul piano intellettuale ed informativo, ma viene percepita ed apprezzata totalmente solo con l’esperienza diretta.
Ma una grossa fetta, forse la più grande, dell’appeal che il lettore di ebook ha avuto per Cassandra è dovuta alla stessa ragione che poche settimane fa è stata lo spunto alla base di “Tutta la musica del mondo”; come in quel caso nel palmo della mano non c’erano realmente “Tutti i libri del mondo”, ma c’erano buona parte dei libri letti in una vita, qualche migliaio dei quali giacciono anche da decenni in una variegata collezione di scatole di cartone, spesso polverose e malmesse, anche loro probabilmente polverosi, ingialliti od addirittura chiazzati di muffa (argh…).
Credo che solo chi ha amato ed ama i libri fin dalla scuola possa comprendere e condividere il disagio e la tristezza di chi ha tentato di non rinunciare ai libri letti, a costo di farsi seguire da pile crescenti di scatole da un trasloco all’altro, in case i cui scaffali sembravano essere sempre meno di quelli della casa precedente.
Dal palmo della mano, nella forma datata ma insostituibile ed indimenticabile del simulacro elettronico della pagina stampata, ritornano parole lette 30 anni fa ed ancora vivide nella memoria. Si può saltellare da un libro all’altro, e passare a rileggere quasi istantaneamente un altro libro come se fosse magicamente saltato fuori dalla triste scatola chiusa nella cantina di un’altra città, e si fosse precipitato nella mano alla velocità del pensiero.
Completamente diverso da una lettura ipertestuale, perfettamente aderente ad un’esperienza libresca, un integratore di ricordi e di piacevoli esperienze di lettura e rilettura.
L’unica cosa che manca è il profumo della carta, e qui Cassandra si permette un suggerimento ai fabbricanti di lettori: mettete al lavoro i vostri chimici e fornite la prossima generazione di lettori di un diffusore incorporato di profumo di carta sintetico, magari che supporti cartucce con gli odori di diversi tipi di libro, già che ci siamo linkati ai metadati dell’ebook. Fresco di stampa, libro rilegato, libro vecchio, libro di scuola, libro antico, libro ammuffito, libro di pergamena…
Un piccolo business per voi, perché un’intera generazione di non retrogradi amanti della carta e dei vinili lo apprezzerà senz’altro.
Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
Tutte le release di Cassandra Crossing sono disponibili a questo indirizzo