Anche se con poco entusiasmo, poteva Cassandra esimersi dalla visione de “L’ultimo Jedi”? Certamente no. E così, trascurando comunque di recarsi alla “prima”, Cassandra si è recata a versare il suo obolo alla Disney , potendo in cambio assistere ad un film ben fatto. Visibile. A tratti piacevole. Ma niente di più.
Anzi, la successiva digestione del film appena visto ha portato a considerazioni piuttosto negative, che qui sopporterete.
Era evidente sin da “Il risveglio della Forza”, cioè da due episodi orsono, che la Disney aveva l’intenzione di trasformare la visionaria saga dei film di Star Wars in un prodotto industriale, nella prima stagione di un serial pseudo-televisivo.
Diritto legittimo, pagato ben 4.3 miliardi di dollari. Ma perché farlo in questo modo, facendo soffrire inutilmente sia i vecchi spettatori che i personaggi stessi?
Perché questa strage che va avanti ormai da tre film?
In Episodio VII muore (probabilmente su sua richiesta) Han Solo, l’unico personaggio che non abbia mai mostrato una sola traccia di ruggine.
Sul fronte dei cattivi (ma l’uccisione di Boba Fett non aveva insegnato niente?) in Episodio VII muore il Grand Moff Tarkin, unico personaggio di spessore dopo la scomparsa di Darth Vader e dell’Imperatore.
Sul fronte dei Buoni in Episodio III tutti i Jedi tranne 3 sono già stati sterminati, e l’unico “buono” di spessore, cioè Padmé/Amidala/Natalie Portman li ha seguiti.
In Episodio VII vengono introdotti una buona ed un cattivo decisamente deludenti; il cattivo in particolare non riesco proprio ad accettarlo, con quell’aria da cugino di campagna e le orecchie a sventola.
In “Rogue One” la strage é totale; nessun nuovo personaggio sopravvive, ed uscendo mi sono sentito come dopo una delle più sanguinose puntate di “Dexter”.
Ed infine, in Episodio VIII muore, in maniera non necessaria, Luke Skywalker , che sostituisce Anakin nella Forza, quest’ultimo sparito anche da essa.
Viene fatta piazza pulita di tutti i personaggi secondari dell’Alleanza; dall’ammiraglio Akbar fino alla appena introdotta e convincente vice-ammiraglio Holdo/Laura Dern.
R2D2 è relegato ad un cameo in favore di droidi più tondi ed agili. I Sith vengono dati per spariti, nominandoli solo una volta. L’unica scomparsa apprezzabile è quella dei famigerati Midichlorian, forse la peggior idea mai venuta a George Lucas nella sua carriera.
Alla fine di Episodio VIII la sola superstite della saga è, tragicamente ma anche un po’ ironicamente, Leia/Carrie Fisher, recentemente scomparsa, che pare avesse ceduto anche i diritti postumi sul materiale girato ma non utilizzato, in vista di una possibile apparizione postuma e/o sintetica nei prossimi film.
Un recente comunicato della Disney ha provveduto a chiarire che anche quest’ultimo cameo della saga originale non vedrà mai la luce.
Game over; non rimane più nessuno.
Ma forse è meglio così, i fantasmi di Yoda e Luke potranno sempre dare un contentino agli affezionati ed ormai attempati fan della prima ora della saga, come la pessimista ma in questo caso facile profeta Cassandra .
Il futuro narrativo del franchise di Star Wars, oltre che all’improbabile duo Rey/Kylo, resta affidato a fanciulli che riescono a spazzare il cortile con l’aiuto della Forza, un po’ come faceva Topolino nell’episodio dell’Apprendista Stregone in “Fantasia”.
Ma era davvero necessaria questa lunga sofferenza di 3 film stragisti per azzerare la saga e ripartire da zero? Non poteva bastare un bel finale in Episodio VII per una simile svolta, più chiara, meno strisciante e forse più adatta ad un (possibile) futuro successo con le nuove generazioni?
Cassandra certamente l’avrebbe preferita.
Marco Calamari – @calamarim
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