Meta non rimuove i profili aperti su Instagram per ingannare gli utenti attraverso il catfishing. Bleeping Computer ha scoperto che ci sono molti account fasulli usati per truffe di vario tipo. Nonostante le segnalazioni, l’azienda di Menlo Park non ha attuato le misure previste dalle linee guida. Qualcuno ipotizza che sia una strategia studiata per incrementare i profitti tramite il programma Meta Verified.
Meta non blocca il catfishing su Instagram
Il catfishing è un’attività sfruttata per ingannare gli utenti sui social network attraverso profili fake, spesso creati rubando l’identità di un’altra persona. Il truffatore diventa prima un follower dell’account reale (meglio se appartiene a personalità pubbliche, influencer o creatori di contenuti) nella speranza di essere seguiti. Successivamente aprono un profilo fasullo usando le immagini di quello reale (che viene bloccato).
Durante l’indagine, Bleeping Computer ha scoperto un account fake, sul quale sono stati pubblicati immagini e reel in precedenza condivisi dal profilo reale. Il furto di identità è vietato dalle linee guida di Meta e prevede la disattivazione dell’account. Il problema è stato segnalato, ma sia nel primo caso (risposta generata in automatico) che nel secondo (risposta scritta da un umano) l’account non è stato rimosso.
All’inizio del 2023, Meta ha deciso di “copiare” X con il programma Meta Verified, disponibile in Italia da luglio. Per ricevere il badge blu di account verificato è necessario sottoscrivere un abbonamento. Tra i vantaggi pubblicizzati c’è proprio la protezione contro i furti di identità (impersonificazioni). Diversi utenti ipotizzano che i profili fake non vengono rimossi per incrementare i profitti con Meta Verified.
Gli utenti potrebbero aggiungere un watermark alle immagini e segnalare la violazione del diritto d’autore. Se l’account è privato non dovrebbero inoltre accettare richieste provenienti da profili nuovi con pochi post e follower.