Mentre il progetto Libra continua ad essere rallentato da ostacoli di natura burocratica e dalle perplessità sollevate da più parti, alcune banche centrali di tutto il mondo stanno valutando l’ipotesi di unire le forze per il lancio di una valuta digitale. È quanto reso noto oggi: si fa riferimento a una CBDC, acronimo usato per indicare Central Bank Digital Currency. Questo il comunicato diffuso dalla Bank of Canada che cita le altre realtà al momento coinvolte.
Bank of Canada, Bank of England, Bank of Japan, European Central Bank, Sveriges Riksbank e Swiss National Bank, insieme alla Bank for International Settlements, hanno creato un gruppo per condividere le rispettive esperienze e valutare il potenziale di una Central Bank Digital Currency.
Le banche centrali insieme per una valuta digitale
Sembra dunque essere cambiata la visione della Banca Centrale Europea da quando nel settembre 2018 l’allora presidente Mario Draghi sgombrò il campo dalla possibilità di vedere l’istituzione adottare una criptovaluta, non essendocene bisogno. Difficile al momento ipotizzare in che direzione evolverà l’iniziativa, ancora nel suo stato embrionale.
Per ovvie ragioni ci sentiamo ad ogni modo di escludere possa trattarsi di un qualcosa simile a Bitcoin. Più probabile una moneta virtuale dal valore ancorato a quello di asset reali, una stablecoin.
Il gruppo valuterà i possibili impieghi di una CBDC e le implicazioni economiche, funzionali e di design, inclusa l’interoperabilità cross-border, condividerà la conoscenza sulle tecnologie emergenti. Si coordinerà da vicino con le istituzioni e i forum di maggio rilievo, in particolare con la Financial Stability Board e con il Committee on Payments and Market Infrastructures.
A capo del gruppo ci saranno Benoît Cœuré (già numero uno dell’Innovation Hub di Bank for International Settlements) e Jon Cunliffe (vice governatore della Bank of England e guida del Committee on Payments and Market Infrastructures).