CCC di nuovo contro le impronte digitali

CCC di nuovo contro le impronte digitali

Il più noto gruppo di hacker europeo dimostra ancora una volta la insicurezza delle tecnologie di protezione a base di tratti biometrici: basta qualche foto, un software gratuito e il gioco (anzi, il crack) è fatto
Il più noto gruppo di hacker europeo dimostra ancora una volta la insicurezza delle tecnologie di protezione a base di tratti biometrici: basta qualche foto, un software gratuito e il gioco (anzi, il crack) è fatto

Il CCC ( Chaos Computer Club ) sfrutta l’occasione del CCC (Chaos Communication Congress) per presentare un nuovo metodo di violazione delle tecnologie di autenticazione basate su impronte digitali, un sistema economico e pratico che dimostrerebbe per l’ennesima volta l’insicurezza delle protezioni biometriche.

Il CCC è infatti da tempo impegnato a smitizzare la presunta superiorità della biometrica nel campo della sicurezza informatica, un mito che non invecchia mai nemmeno nell’epoca dei lettori di impronte integrati nei telefonini più trendy disponibili sul mercato.

Il nuovo attacco, come sempre diretto nei confronti di un “potente” della politica tedesca ed europea, si basa sull’utilizzo di una fotografia liberamente disponibile al pubblico: gli hacker del CCC hanno integrato la foto con altri scatti presi da altre angolazioni, e alla fine hanno “estratto” l’impronta del dito del ministro della difesa tedesco Ursula von der Leyen grazie al software VeriFinger.

In tal modo, gli esperti del CCC – da sempre impegnati a lanciare allarmi sui pericoli della insicurezza online – sostengono di poter ricreare la copia di un’impronta in grado di ingannare i sistemi di sicurezza a lettura biometrica.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
30 dic 2014
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