Roma – “Non si tratta di una misura simbolica. Siamo determinati a denunciare i compratori e abbiamo il sostegno delle autorità”. Si esprimono così i funzionari della IFPI , la federazione internazionale dei fonografici che da anni combatte contro la pirateria dentro e fuori dalla rete, facendosi portavoce della necessità di colpire gli utenti del peer-to-peer già nel 2000.
Stando ad un lancio della BBC , IFPI ora sembra voler riproporre l’approccio antipirateria contro il fruitore finale anche nelle strade del mondo, partendo dalla Grecia.
Proprio una denuncia della federazione industriale, infatti, ha portato ad Atene all’arresto e alla condanna a tre mesi di reclusione di un uomo riconosciuto colpevole di aver acquistato dei compact disc pirata da uno dei numerosi venditori ambulanti. Anche in Grecia, come già in Italia e in molti altri paesi, infatti, abbondano gli spacciatori di CD masterizzati illegali che talvolta vengono presi di mira dalle autorità.
Ora si è fatto un passo più in là, aggredendo direttamente i compratori, un evento del quale dovranno tenere conto greci e turisti, spesso “abbordati” da venditori che tengono in mano e nelle proprie borse grandi quantità di CD riprodotti illegalmente.
Secondo IFPI in Grecia si vendono ogni anno, al prezzo medio di 6 euro l’uno , circa 10 milioni di CD illegali, un numero del tutto simile a quello prodotto dalle vendite legali .
“Fino a questo momento – spiega IFPI – ci siamo focalizzati sui venditori, ma i tribunali greci in genere ci vanno con la mano morbida e loro ricominciano il proprio commercio non appena vengono rilasciati”. Secondo IFPI il peggio si vedrà ad agosto, tra il 13 e il 29, ossia nel periodo delle Olimpiadi d’Atene .