Cassa Depositi e Prestiti ha presentato un’offerta non vincolante per l’acquisto di NetCo, la società di TIM che gestisce le infrastrutture di rete fissa. Nel comunicato stampa non è riportata la somma, ma secondo la stampa specializzata dovrebbe essere pari a circa 18 miliardi di euro. A fine febbraio, TIM aveva respinto l’offerta di KKR (intorn ai 27 miliardi di euro in totale).
18 miliardi per rinazionalizzare la rete: l’offerta di CDP
Il via libera alla proposta (8 miliardi servirebbero per coprire il debito di TIM) è stato dato dal consiglio di amministrazione di CDP, durante la riunione straordinaria convocata domenica 5 marzo. In particolare, l’offerta è stata presentata da un consorzio formato da CDP Equity e Macquarie Asset Management, per l’acquisto di NetCo, la società nata l’anno scorso che gestirà le infrastrutture di rete fissa e le attività wholesale.
L’obiettivo è riportare la rete fissa, privatizzata nel 1997 dal governo Prodi, sotto il controllo pubblico (l’83% di Cassa Depositi e Prestiti appartiene al Ministero dell’Economia e delle Finanze). NetCo include la rete primaria (ovvero dalle centrali agli armadi), la rete secondaria di FiberCop (dunque dagli armadi alle abitazioni) e i cavi sottomarini di Sparkle.
TIM ha confermato la ricezione dell’offerta che ora verrà esaminata dal Comitato Parti Correlate e portata all’attenzione del consiglio di amministrazione, forse durante la riunione programmata per il 15 marzo 2023. La “parte correlata” è proprio Cassa Depositi e Prestiti, che possiede il 9,9% di TIM. L’offerta è valida fino al 31 marzo 2023.
Macquarie possiede invece il 40% di Open Fiber, mentre il restante 60% è nelle mani di Cassa Depositi e Prestiti tramite CDP Equity. Se l’offerta sarà accettata da TIM, prenderà il via la fusione delle reti di NetCo e Open Fiber. Servirà però l’approvazione dell’autorità antitrust europea.
KKR, che possiede il 37,5% di FiberCop (il 58% è di TIM, mentre il 4,5% è nelle mani di Fastweb), aveva presentato un’offerta complessiva da circa 27 miliardi di euro (18 miliardi per NetCo, 2 miliardi di premio in caso di fusione con Open Fiber e 7 miliardi di investimenti), però non considerata sufficiente da TIM.
Aggiornamento (15/03/2023): il consiglio di amministrazione di TIM ha respinto l’offerta di CDP e Macquarie, in quanto “non riflette il valore dell’asset“. Sia CDP-Macquarie che KKR possono presentare un’offerta migliorativa non vincolante entro il 18 aprile.
Aggiornamento (19/04/2023): TIM ha ricevuto due nuove offerte non vincolanti che verranno esaminate dal consiglio di amministrazione nella riunione del 4 maggio.
Aggiornamento (5/05/2023): il consiglio di amministrazione di TIM ha ritenuto non adeguate le nuove offerte. Uno dei consorzi ha promesso di migliorare la sua offerta, quindi TIM attenderà fino al 9 giugno. Secondo indiscrezioni, l’azionista di maggioranza (Vivendi) vuole almeno 26 miliardi di euro per NetCo.