In meno di due giorni, l’FBI ha sbloccato lo smartphone di Thomas Matthew Crooks, il 20enne che ha tentato di uccidere Donald Trump. Quasi certamente è stato utilizzato il tool di Cellebrite, azienda israeliana che sviluppa tecnologie per l’analisi forense. I giornalisti di 404 Media hanno tuttavia scoperto che il tool non può sbloccare gli iPhone con iOS 17.4 o versioni successive.
Più facile sbloccare uno smartphone Android
L’FBI non ha specificato produttore e modello dello smartphone di Crooks. Secondo il New York Times, gli specialisti di Quantico hanno usato le tecnologie di Cellebrite. Il modello sarebbe piuttosto recente, quindi potrebbe essere uno smartphone Android. Dai documenti visti dai giornalisti di 404 Media si deduce che i tool dell’azienda israeliana non possono sbloccare un iPhone con iOS 17.4.
Nel documento di aprile 2024 relativo agli iPhone è presente una tabella che indica la possibilità di sblocco in base al modello e alla versione del sistema operativo. I tool di Cellebrite non consentono l’accesso agli iPhone XR/XS/11/12/13/14 con iOS 17.4 o versioni successive. Lo sblocco tramite forza bruta è invece possibile per iPhone XR/XS/11 con iOS 17.1-17.3.1. Il supporto per gli altri modelli arriverà in seguito. Ciò significa che, al momento, è sufficiente installare l’ultima versione di iOS.
Un secondo documento è invece relativo agli smartphone Android. In questo caso, i tool di Cellebrite hanno una percentuale di successo elevata. Quasi tutti i modelli possono essere sbloccati indipendentemente dal processore, inclusi i recenti Samsung Galaxy S24 con Android 14. I modelli più “resistenti” alla forza bruta sono Google Pixel 6/7/8.