I giornalisti di 404 Media avevano scoperto che i tool di Cellebrite non possono sbloccare gli iPhone con iOS 17.4 o versioni successive. Più facile invece accedere agli smartphone Android. Secondo le fonti di Bloomberg, l’FBI ha usato un nuovo software dell’azienda israeliana per sbloccare il Samsung Galaxy di Thomas Matthew Cooks, il 20enne che ha tentato di uccidere Donald Trump in Pennsylvania.
Sblocco in 40 minuti
Gli agenti dell’FBI hanno portato lo smartphone di Crooks nei laboratori di Quantico (Virginia) per analizzare il contenuto e determinare i motivi per cui ha sparato a Trump. La sede locale di Pittsburgh possiede il tool di Cellebrite, ma non è stato possibile sbloccare il dispositivo perché si tratta di un nuovo modello Samsung Galaxy non ancora supportato.
Un team di Cellebrite, che collabora da anni con le forze dell’ordine statunitensi, si è recato quindi a Quantico per fornire supporto tecnico all’FBI e soprattutto una versione ancora in sviluppo del software che ha permesso di accedere allo smartphone di Crooks in circa 40 minuti.
Non è nota la tecnica utilizzata. I tool di Cellebrite possono sfruttare la forza bruta per cercare il passcode. Vengono generati milioni di codici, dopo aver disattivato i meccanismi che bloccano il dispositivo in caso di ripetuti tentativi falliti.
L’FBI ha fornito alcuni dettagli sull’indagine durante un incontro con i membri del Congresso. Crooks ha usato lo smartphone e altri dispositivi per cercare informazioni e immagini di Trump, Biden e altri personaggi pubblici. Nella cronologia del browser c’erano anche le date delle apparizioni pubbliche di Trump. Non è stato però scoperto il motivo per cui il 20enne ha tentato di uccidere il candidato repubblicano alla Presidenza degli Stati Uniti.